Recensione su Bao

/ 20187.191 voti
Bao
Regia:

Emozioni inconfessabili da liberare / 10 Dicembre 2018 in Bao

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Originale, per tema e contesto sociale (la famiglia rappresentata è cino-occidentale, forse cinocanadese come la regista, Domee Shi, prima donna a dirigere un corto Pixar) e particolarmente inquietante (in maniera inaspettata) nel passaggio-chiave della storia.

La protagonista del cortometraggio Bao è una donna di mezza età un po’ frustrata da un ménage famigliare anonimo che riversa le proprie attenzioni su una sua creatura, un baozi, un tradizionale raviolo al vapore orientale, che, supercalifragilistichespiralidosamente, prende vita.
Una volta cresciuto, il raviolo/figlio si distacca dalla famiglia (in questo caso, la sola madre), cercando un’inevitabile indipendenza.
A questo punto, la madre, incapace di elaborare l’allontanamento (necessario), fa una cosa scioccante che affonda le radici nel mito classico e nelle teorie psichiatriche: mangia il figlio/raviolo. Si esplica un gioco di forze e poteri. Ma, mentre Saturno divorava i suoi figli timoroso che si avverasse una certa profezia, la protagonista del corto Disney Pixar ricorre a questo gesto estremo e inquietante per evitare una sofferenza personale causata dal fatto di vedere andare via ciò a cui ha dato vita.

Si scopre, poi, che si tratta di un sogno, di una sublimazione in simboli di fatti accaduti.
Ecco perché mi sembra un film particolarmente interessante. La Shi ha lavorato a Inside Out (2015) e questo Bao, che parla ancora di emozioni e sentimenti inconfessabili che gridano di essere liberati, mi è sembrato una curiosa e riuscita variazione sul tema. Forse, non è di facile comprensione da parte dei più piccoli, ma, certo, è apprezzabile dal pubblico adulto. Secondo me, è uno dei migliori corti Pixar degli ultimi tempi, perché è narrativamente onesto e affatto lezioso.
Dal punto di vista grafico, a fronte di un character design dal marcato segno caricaturale, Bao è anche particolarmente apprezzabile per l’uso delle texture e della profusione di dettagli.

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