Recensione su Ballata dell'odio e dell'amore

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E’ questo paese che non ha speranze / 25 Marzo 2013 in Ballata dell'odio e dell'amore

Già con La comunidad De Iglesia aveva dimostrato di possedere una vena di ironia cupa e mordace ma con questo film tira fuori tutto il cinismo che ha in corpo. Mescolando passato e presente, nutrendosi dei mali della storia e infierendo con sarcasmno su generali e dittatori, riesce a non essere banale, a non ridurre il tutto ad un polpettone trash rodrigueziano, ma conserva uno stile personale e ricorre a metafore taglienti ma funzionali ai suoi scopi.
Non è un caso che il protaginista sia un pagliaccio triste, angariato dal suo compagno di lavoro, umiliato e deriso. La sua trasformazione (anche fisica) non è solo una parabola di vendetta, è un aggrovigliarsi di situazioni orride e spietate. La sua purezza svanisce (o forse non c’è mai stata davvero) fino a che di lui resterà solo lo scarnificato paradosso di un pagliaccio…un pò come lo spirito del paese che De Iglesia vuole ritrarre.

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