Bakha satang
/ 20007.723 voti1999. Yong-Ho ha perso tutti i suoi soldi ed è stato lasciato da sua moglie. In preda alla disperazione, poco dopo aver incontrato i suoi ex compagni di scuola sulle rive del fiume Han, decide di suicidarsi buttandosi sotto un treno.
schizoidman ha scritto questa trama
Titolo Originale: 박하사탕
Attori principali: Sol Kyung-gu, Moon So-ri, Kim Yeo-jin, Suh Jung, Go Seo-hee, Kim In-kwon, Lee Dae-yeon, Gong Hyung-jin, Kim Kyung-ik, Park Se-beom, Jeong Woo-hyuk, Yoo Yeon-soo, Son Young-soon, Lee Jin-seong, Park Ji-yeong, Kim Joo-bok, Kwon Yeong-gook, Choi Yeon-sik, Sim Tae-seon, Park Jong-sang, Ahn Chan-mo, Park Kil-soo, Kang Sun-sook, Choi Min-geum, Yoo Jin-hee, Sin Bu-yeong, Lee Eun-sook, Choi Hyeon-suk, Jang Moon-yeong, Lee Byeong-cheol, Ji Sang-wook, Son Jong-hwan, Go Jong-pil, Lee Doo-kyung, Han Yeong-soo, Hwang Kyeong-ook, Choi Deok-moon, Han Jae-sang, Choi Jeong-hwa, Oh Yeon-sil, Jo Min-cheol, Bae Jang-su, Yang Hee-kyung, Son Sang-won, Woo Jang-myeong, Kim Dong-gon, Jang Sook-kyeong, Kwon Jin-won, Jeong Min-seong, Bae Soo-baek, Kwon Mi-hyeong, Oh Si-jeong, Park Soon-nam, Moon Kyeong-hee, Lee Ho-yeon, Yoon Joo-sin, Park Gi-jo, Kim Hwang-do, Seo Jin-won, Yoo Seung-mok, Jo Han-chul, Lee Cheol, Choi Seon-ho, Park Soo-young, Lee Joon-seok, Park No-shik, Hwang-kyeong, Yoo Eun-joo, Park Ji-hee, Park Hye-jin, Lee Mi-yeong, Kim Myeong-sin, Jang Soo-yeon, Min Yoon-kyeong, Park Seong-yeon, Choi Yoo-na, Lee Ji-min, Kim Yong-beom, Ho Seon-in, Kim Hak-seong, Lee Han-wi, Lee Eol, Han Young-su, Mostra tutti
Regia: Lee Chang-dong
Sceneggiatura/Autore: Lee Chang-dong
Colonna sonora: Lee Jae-jin
Fotografia: Kim Hyung-koo
Costumi: Cha Sun-young
Produttore: Jeon Jae-young, Dong Bang-woo, Jeon Yang-jun
Produzione: Corea del Sud
Genere: Orientale, Drammatico
Durata: 131 minuti
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ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Allora era uscito qualche anno fa Poetry, e lì ti veniva detto che andava visto anche Peppermint Candy. Ed eccoci qua. Manifesto su una ventina d’anni di storia della Korea del Sud visti attraverso le vicende di, uhm, boh, il nome del protagonista non lo ricordo, chiamiamolo Kim che tanto là si chiamano quasi tutti Kim, e comunque forse si chiamava proprio Kim. La struttura è capovolta, nel senso che si susseguono gli episodi della sua vita ma in ordine cronologico inverso, dal più recente ai più passati. Si inizia e finisce con un picnic, dapprincipio qualcosa di rievocativo, persone sulla quarantina cantano sul greto di un fiume. Al ritrovo Kim si presenta elegante, ubriaco e disperato, sale sul ponte e si fa investire dal treno. Comincia la storia a ritroso, per mostrare gli eventi che lo hanno portato fin lì. Era stato nell’esercito, era stato poliziotto, aveva represso le proteste studentesche torturando ecc, aveva lasciato il suo grande amore a causa delle vicende politiche del paese, amore a cui lo legavano appunto le peppermint candy. E niente, non l’aveva più trovato, si era sposato con un’altra e aveva avuto una vita infelice.
L’immersione nella cultura koreana a me affascina sempre una cifra, le canzoni, le tradizioni, anche senza una storia da raccontare. Figuriamoci quando la Storia è sullo sfondo, e a conoscerla un po’ meglio magari se ne sarebbe pure capito di più. Oh, comunque Kim all’inizio è proprio morto eh. I grandi eventi schiacciano, persone e sentimenti, ecco. E anche i treni, schiacciano.
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