Recensione su Bad teacher: una cattiva maestra

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Addio Keating, Cameron Diaz t’ha fatto pure lo scalpo. / 16 Giugno 2012 in Bad teacher: una cattiva maestra

Il nuovo millennio sta pian piano rivoluzionando anche la scuola nel cinema. Per cui via i professori saggi à la L’attimo fuggente e benvenuto ai prof “sexy, sboccati e pigri”. Come la Cameron Diaz di questo Bad Teacher. Ora, che il film sia banale, scontato e completamente fuorviante è inutile dirlo, ma considerando anche che vuole rendersi satirico nei confronti di argomenti non troppo importanti, il film persiste nel suo non funzionare. Elizabeth è la prof che tutti rimpiangeranno e che tutti vorrebbero avere. Insegna il minimo indispensabile, veste abitini succinti e fuma. Quando viene mollata dal fidanzato( a cui aveva prosciugato il conto in banca), cerca subito di trovare un nuovo fidanzato. L’occasione si presenta quando conosce uno dei supplenti della scuola dove “insegna” anche lei e per cercare di fare colpo su di lui decide di sottoporsi ad un intervento al seno. Per trovare i soldi sfrutterà il premio insegnante di fine anno, sempre che riesca ad ottenerlo. Tutto il film ruota intorno alla figura di Cameron Diaz che, per l’amor di Dio, è brava, ma non è così brava da reggere tutto il peso di un film dal quoziente cinematografico nullo; il regista ne ammira le forme(che anche alla soglia dei 40, Cameron tiene ottime) e gira alcune scene, come quella del Car Wash, solo per mandare alla mente le immagini delle gambe o del fondoschiena della Diaz. Per tutto il resto il film è una manfrina inutile affusolata di luoghi comuni che fa appisolare anche chi si continua a dire amante di questo tipo di commedie. Bad Teacher vorrebbe essere politicamente scorretto, ma non c’è niente di più corretto dei personaggi, tutti giustamente sopra le righe e senza alcun minimo spessore. Jake Kasdan è figlio del Lawrence Kasdan, autore de Il grande freddo e di Brivido Caldo, ma dal padre non ha preso nemmeno un po’ di mano da regista e dietro la macchina da presa il giovane risulta spaesato, non trova i tempi giusti e per il più delle volte si perde in niente e non permette al film di decollare come vorrebbe. Poi, l’immagine della scuola è di una banalità incredibile: Dalla brava ma pignola prof che risulterebbe antipatica anche a mia nonna che di solito apprezza perfino il postino quando arriva con multe o bollette, al professore di ginnastica accantonato perché appunto professore di ginnastica, all’ingenuo supplente che non sa cosa lo aspetta, agli studenti che non trovano spazio tra le varie storie dei loro insegnanti. Insomma, l’immagine scolastica non è delle migliori, anzi e il mini mondo che Kasdan e i suoi collaboratori vorrebbero ricreare è destinato a sgretolarsi davanti a un imponente muro di buon senso. Infine, Bad Teacher è un film in cui l’ironia è volgarotta e in cui le situazioni sessuali sono piuttosto esplicite ed è figlio della nuova commedia americana che si sta venendo a creare, che però continua a manifestare gli stessi problemi. Alla lunga non funziona e anche l’ironia becera comincia a stancare dopo poco. Gli epiloghi, poi, sempre troppo affezionati al finale hollywoodiano non convincono nessuno. Nemmeno chi è ancora intenzionato a credere che un nuovo modo di commedia possa esistere. Per quanto così poco attraente.

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