Recensione su Avengers: Infinity War

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Un impeccabile tributo a Thanos / 26 Aprile 2018 in Avengers: Infinity War

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Thanos è arrivato. Thanos è giunto. E non ha molto tempo da perdere. L’inizio del film è da cardiopalma: serviva un metro col quale quantificare il potere di Thanos, e i fratelli Russo hanno scelto i due eroi più forti in assoluto, Thor e Hulk, per far comprendere al pubblico quanto pericoloso e possente sia il titano viola. Già con la gemma del potere (presa su Xandar) ed ora anche con quella del Tesseract (concessa da Loki), Thanos sembra inarrestabile, ed è ancora lontano dall’avere tutte e sei le gemme dell’Infinito, collezione che serve al super cattivo per “riequilibrare” l’Universo, secondo i suoi criteri.
L’assemblaggio delle squadre è da manuale: Bruce Banner viene scaraventato da Heimdall sulla Terra al santuario di New York, dove ad attenderlo c’è Doctor Strange, il quale avvisato dell’imminente pericolo contatta Tony Stark. I tre vedono arrivare un’astronave aliena, con a bordo uno dei figli di Thanos, venuto per entrare in possesso della gemma del Tempo, tenuta al collo dallo stregone supremo. Una fugace battaglia e Strange viene portato via, così Iron Man (nuova tuta a nanotecnologia mozzafiato) li segue per salvarlo, accompagnato da Spider-Man.
Nel frattempo, Visione e Wanda vivono una vita apparentemente serena, fino a quando l’androide non percepisce l’arrivo di altri due alieni mandati da Thanos per la sua gemma, quella della Mente. Nonostante lo sforzo di entrambi, Visione viene “ferito” e quando tutto sembra finito, ecco arrivare la cavalleria: l’entrata in scena di Steve Rogers, ora divenuto Nomad, è da brividi. Accompagnato dai fedeli Falcon e Natasha (non ci sentiamo di chiamarla Black Widow, non più!) salva la situazione, e partono alla ricerca di un modo per distruggere la gemma senza dover perdere Visione per come è.
Nello spazio, intanto, i Guardiani della Galassia rispondono ad una richiesta d’aiuto: era la nave colonia Asgardiana, ormai ridotta in pezzi fluttuanti. L’unico apparente sopravvissuto è Thor, che viene prelevato dalla sgangherata combriccola capitanata da Star Lord, o da Rocket, uno dei due insomma! Thor avvisa di quanto successo, e decide di recarsi su una stella dove verrà forgiata la sua nuova arma per sconfiggere Thanos. Rocket e Groot lo seguono, mentre il resto dei Guardiani, sotto consiglio di Gamora (figlia adottiva di Thanos) si reca su Ovunque, pianeta dove si trova la gemma della Realtà, custodita dal collezionista.
Ma al loro arrivo, trovano solo devastazione, e Gamora è fatta prigioniera, poiché custodisce un enorme segreto.
Intanto Banner e Rogers concordano che per salvare Visione serva una tecnologia avanzata, e persone qualificate: decidono quindi di andare in Wakanda, il regno di Black Panther, così da poterlo proteggere al meglio da un eventuale attacco alieno.
Steven Strange, Tony Stark e Peter Parker hanno invece un piano alternativo: andare dritti da Thanos per fermarlo, prima che lui venga sulla Terra.

Da qui le cose si fanno frenetiche, interessanti, piene di azione e di emozioni: non c’è un modo abbastanza semplice per descrivere quanto accade, perciò non lo farò, perché è bello vedere quello che succede senza saperlo, e fidatevi, ci sono parecchie cose che non vi aspettate, nemmeno per sogno!
Per esempio, l’ultima gemma mancante, quella dell’anima, non è da nessuna parte prevista da teorie o supposizioni! E c’è un cammeo davvero, davvero inaspettato!
Detto questo, veniamo alle impressioni: la trama è essenziale, sviluppata velocemente senza troppi preamboli. I momenti di pausa vengono usati esclusivamente per spiegare determinate situazioni, così da rendere il film capibile anche per chi non avesse visto i precedenti (esiste qualcuno in questa categoria?!), seppur ovviamente con qualche lacuna. Insomma, sarebbe impossibile capire le chimiche e le interazioni fra i personaggi senza conoscerli, ma una persona qualunque può capire quello che succede senza problemi: Thanos vuole le pietre, le deve cercare, le deve trovare, e gli Avengers devono impedirlo.
Ed è proprio su Thanos che vorrei soffermarmi: è al 100% il miglior villan visto fin’ora nei film Marvel, nonchè sicuramente uno dei migliori nei fumetti. Il suo potere, la sua collera, i suoi propositi sono giusti, e quasi giustificabili. Non dico che facevamo il tifo per Thanos, ma in un certo senso è quello che tutti aspettavamo: vedere finalmente il titano all’opera, renderci finalmente conto di quanto potente potesse essere, e magari vedergli schioccare le dita.
Quando nel 2012 ho letto la storia di Thanos (ero ancora un neofita, avevo iniziato ad appassionarmi come tanti nel 2008) ho subito pensato ad un solo finale: l’Universo distrutto. Lo volevo, lo desideravo. Nei fumetti Thanos fa di tutto per assecondare la Morte, per piacerle. E volevo che anche nei film succedesse qualcosa di simile. Ora non voglio spoilerare il finale, ma devo dire di essere rimasto pienamente soddisfatto da come Thanos è stato interpretato, da come è stato disegnato, e da come ha agito. E’ senza dubbio il protagonista del film, lo dimostra anche la frase alla fine dei titoli di coda, ossia: “Thanos Will Return”.
Per quanto riguarda i nostri eroi, che dire! il trio Stark-Strange-Parker funziona a meraviglia, ed affiancare i Guardiani è stata una mossa azzeccata. Il siparietto iniziale tra Peter Quill e Thor è da sganasciarsi dalle risate, e per tutto il film Star Lord mantiene alto il livello di comicità, fino ad un certo punto almeno.
Ecco, devo dire che non mi aspettavo di rimanere così divertito! Si era parlato di un film più serio, più cupo, ed in un certo senso così è stato. Ma le battute non sono mancate, anzi! Ah, e per inciso: nessuna fuori luogo, tutte scadenzate alla perfezione.
L’unica parte che è sembrata un po’ sottotono a livello di dialoghi è stata nel Wakanda, ma c’è una ragione: qui si doveva combattere, e gli scontri sono stati epici. Wanda ha finalmente dimostrato quanto forte possa essere (nei fumetti è decisamente più portentosa), Steve Rogers è praticamente imbattibile nel corpo a corpo (Thanos lo ha provato con mano, letteralmente) e Thor ha un potere devastante. Contornati dagli aiuti non indifferenti di Black Panther e dei suoi guerrieri, da Natasha, Falcon, War Machine, Rocket e Groot, Bucky ed un insolito Banner dentro l’HulkBuster (problemi di convivialità interiore con il gigante verde!) il gruppo riesce a contenere l’enorme esercito di mostri alieni mandato da Thanos, che era momentaneamente impegnato a combattere contro Iron Man, Spider-Man, Doctor Strange ed i Guardiani della Galassia, impegnandolo quel tanto che basta per fargli un graffio sul viso.

E poi, il finale. Inaspettato, imprevisto, da lasciare a bocca aperta. Come ho detto prima, volevamo un finale tragico, ma per come si è evoluto il film, non ci aspettavamo una mole così alta di tragicità. Perchè abbiamo visto Thanos combattere e lo abbiamo visto dominare, sapevamo che avrebbe vinto. Ma come lo ha fatto, ci ha lasciati senza parole, ed al contempo estasiati.
Il suo faccione viola che sorride nell’ultimo frame del film fa rabbrividire, ma riempe le nostre aspettative, lasciandoci pienamente soddisfatti e goduti per queste due ore e mezza di film che sono il preambolo di quello che sarà il capitolo conclusivo di questa parte narrativa durata più di dieci anni.

In conclusione, i fratelli Russo hanno realizzato un capolavoro, un film che alza l’asticella degli standard non solo dei cinecomics, ma di tutti i film d’azione in generale. Tutti i protagonisti sono sembrati a loro agio nei ruoli, e tutti sono sembrati estremamente essenziali: non c’è un eroe del quale si può far a meno, non c’è un eroe che potrebbe farsi da parte. Per come è finito il film, ci sarà sicuramente tanto da ricostruire nel prossimo, prima di poter affondare il colpo finale contro Thanos.

Avengers Infinity War è esattamente il film che volevamo, quello che ci aspettavamo, quello che desideravamo. Ora non resta che aspettare un anno, consapevoli una volta di più che la Marvel non ci deluderà.
Un anno sembra tanto lo so, ma alla fine tutto è relativo, ci ritroveremo qui fra 365 giorni e diremo: “il tempo è volato come uno schiocco di dita”

6 commenti

  1. aussiemazz / 26 Aprile 2018

    SPOILER SPOILER SPOILER.
    Lancio una provocazione. Secondo te il finale è davvero tragico come sembra? Intendo dire, irreparabile? Io onestamente ho dato per scontato che non sia così, ma leggendo la tua recensione comincio a riconsiderare ciò che davo per implicito.

    • neoval89 / 27 Aprile 2018

      irreparabile non penso, quello non lo direi! però a mio avviso è abbastanza “tragico” da potersi considerare quasi irreparabile, ed è giusto che sia così, c’era bisogno di un finale del genere come preludio per il quarto capitolo

      • paolodelventosoest / 30 Aprile 2018

        Scelta coraggiosissima di Feige & soci, che come al solito confermano la loro beata indipendenza dalle serie a fumetto. Anche secondo me avverrà una acrobatica sutura nel prossimo capitolo, però lasciare mezzo mondo col fiato sospeso in “cotal guisa” è stato un azzardo produttivamente parlando non da poco.

  2. Mr.Walty / 29 Aprile 2018

    Wow… mai letta una recensione cosi…dettagliata! Io ho dovuto scrivermi i punti salienti del film per fare una recensione all’altezza del film!! Complimenti!!
    E ricordo che qui, tra le gemme, c’è quella del tempo…(SPOILER————->) come ha riportato indietro Visione per la gemma credo che succederà qualcosa di questo tipo nel prossimo Avengers!!!
    E poi (SPOILER———>) Fury ha inviato un msg di aiuto a Captain Marvel, a parere dei fumettisti uno dei più poytenti supereroi… quindi! preapare il conto alla rovescia per il 2019!!!

  3. mariux reloaded / 6 Maggio 2018

    No ragazzi, non c’è niente di irreparabile, anzi, cogliendo il vero significato delle parole di Stephen Strange, la scelta di consegnare la Gemma del Tempo a Thanos e, di conseguenza, renderlo l’essere più potente dell’universo con tutte e sei le Gemme nel Guanto, è stata dettata dalla visione dei 14 milioni di potenziali scenari futuri visti dal dottore prima che Thanos tornasse su Titano.
    “Era l’unica scelta possibile, Tony.”
    Significa che, per incamminarsi verso l’unico futuro in cui vincono i buoni, doveva accadere la strage finale, quindi attendiamo pazienti il prossimo capitolo e li vedremo ritornare tutti (tranne forse Loki, Gamora, Heimdall e tutti quelli morti prima dell’attivazione delle Gemme congiunte), altrimenti film già in programma, come “Guardiani Della Galassia Vol. 3”, non avrebbero senso ?

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