Recensione su Avengers: Infinity War

/ 20187.7330 voti

Bello, Potente ma. / 18 Agosto 2018 in Avengers: Infinity War

Sono un fan dell’MCU tutto, quindi ovviamente ho aspettato questo capitolo come pochi altri film in tutta la mia vita, e uscito dal cinema il mio primo pensiero è stato “questo film se li mangia tutti” (gli altri film MCU). In effetti il piano di Thanos ha il suo perché e non è il banale tentativo di conquistare il mondo, l’universo, tutto quanto, ed è trattato abbastanza bene. Il film è indubbiamente “gustoso”, praticamente – fatta eccezione di Ant-Man e Wasp – sono presenti tutti i personaggi principali e quasi tutti i secondari incontrati fin ora, il che è succulento se sei un fan della saga. Per quanto affollato, avendo visto tutti gli altri film, non l’ho trovato confusionario, ma è indubbio che se non hai visto gli altri film puoi non capire bene alcune dinamiche tra i personaggi, perché i personaggi sono tanti e il film dura già parecchio senza spiegarti nulla in proposito, quindi dà per scontato che tu conosca gli altri film, cosa che ad essere pignoli considero un difetto, dato che ogni film andrebbe trattato singolarmente, pur se inserito in un filone più lungo. Ma il problema maggiore è un altro, ossia alcuni problemi a livello di scrittura, probabilmente necessari a far finire il film come finisce, ma pur sempre incoerenti (come già spiegato da qualcuno in altre recensioni, qui) e a tratti assurdi, non dico quali e dove, per evitare spoiler, ma se si ha un po’ di dimestichezza con i personaggi si possono riconoscere subito. Visivamente è una goduria, il personaggio di Thanos è stato gestito benissimo, secondo me, e complessivamente è una bella “festa” dell’MCU alla quale è stato eccitante partecipare. Con il tempo scopriremo se oltre all’eccitazione per la prima visione c’è altro. Certo resta il dubbio che quando metti in piedi una produzione così imponente, una maggiore cura nella scrittura sarebbe doverosa.
Il mio voto, dopo averlo visto al cinema, era 8, ma adesso l’ho scalato a 7 perché più ci penso e più certi errori pesano. Insomma, bello, potente, godibile, “figo”, ma.

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