Recensione su Australia

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Sono di parte / 17 Settembre 2013 in Australia

Sono di parte perché ho una predilezione per l’Australia e per la sua storia. Inoltre un film che per metà è western e per metà di guerra non può che partire in vantaggio di fronte ad un mio giudizio. Questo spiega senza dubbio in buona parte il mio voto così alto.
Poi naturalmente ci sono i paesaggi magnifici, spudoratamente sfruttati per far fare “oooh” allo spettatore. Il ritmo che, a dispetto della durata considerevole del film, si mantiene sempre buono. Qualche sparatoria e una mandria da portare in città, che non guastano mai per quanto riguarda l’azione. Buona anche la recitazione.
Il titolo è appropriato, l’Australia in fondo è questo: mandriani, conflitti mondiali, eredità britannica e rude vita di frontiera, cultura aborigena, splendido ambiente naturale.

6 commenti

  1. paolodelventosoest / 1 Aprile 2016

    Beh wow, @aussiemazz non avrei degnato questo film di uno sguardo, ma tu sei un dispensatore di ottime imbeccate, di te mi fido 🙂

    • aussiemazz / 2 Aprile 2016

      Ti ringrazio per la fiducia, @paolodelventosoest, ma come ho specificato non sono neutrale con questo film e mi pare che in generale non sia stato particolarmente apprezzato, al massimo ha ricevuto del tiepido favore.

      • paolodelventosoest / 4 Aprile 2016

        Ooook @aussiemazz, l’ho visto questo weekend. Direi che il tuo è un tipico caso di guilty pleasure, ci sta 🙂 Io ho messo un dieci tondo tondo a “La tempesta perfetta” di Petersen quindi ti capisco! Onestamente, senza eccepire alcunchè sulla fotografia (un po’ sul CGI, con mandrie di manzi che ricordano i videogames…) qui siamo davanti a un polpettone soap misterico con guizzi sparuti di buon cinema. Sono in pratica due film con una stucchevolissima cucitura nel mezzo; parte come una specie di commedia western, quindi c’è uno sbrodoloso e lungo “falso finale” in cui tutto sta andando a gonfie vele, infine prova a riaccendersi nella veste di war-movie (anche in questo caso, la computer graphic degli aerei e delle esplosioni non mi è sembrata granchè) che spinge troppo sulle ghiandole lacrimali.

  2. Stefania / 4 Aprile 2016

    Giusto per chiacchierare, difficilmente abbandono un film in corsa, cerco sempre di dare una chance il più obiettiva possibile a tutto e per far questo occorre vedere un film fino in fondo, ma questo di Luhrmann (che pure, generalmente, apprezzo) non sono riuscita a finirlo: ricordo che lo mollai entro la prima ora. Come dire, troppo finto, per i miei gusti, e non parlo solo della CG: nella trama, sentivo riecheggiare echi à la Via col vento e legati alle epopee western classiche e, benché, in fieri, alcune cose vi siano, la resa ha raffreddato ogni mio slancio nei confronti del film. La Kidman, poi, mi pare fosse al massimo della sua inespressività facciale, il che non mi rendeva certo più tollerabile la visione della pellicola.

    • paolodelventosoest / 4 Aprile 2016

      Volevo mollare anche io dopo un’ora e credo si tratti di quell’intermezzo stucchevolissimo di cui parlavo. che si colloca proprio a circa metà film. Poi però ho voluto curiosare a random alcune sequenze successive e avendo visto che l’azione riprendeva mi sono autoconvinto a finirlo. L’esito finale tuttavia non va al di là della sufficienza minima.

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