AstroSamantha / 7 Marzo 2016 in Astrosamantha - La donna dei record nello spazio

Gianluca Cerasola, classe ’78, è un documentarista nostrano, formatosi in parte nell’America di Los Angeles. Dopo aver girato, dal 2008, documentari di diversa natura (The Diving Women, La questione nucleare, Sopra e sotto il tavolo) propone a Samantha Cristoforetti, prima donna italiana nello spazio, di seguirla nei tre anni precedenti alla sua spedizione sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Molto si è parlato di Samantha Cristoforetti, ma mai con la dovuta perizia, né tantomeno preoccupandosi di interrogarla direttamente. Se ne è accorto in anticipo il regista, che tramite un lungo iter fatto di permessi e limitazioni, è riuscito a portare le telecamere in luoghi mai stati accessibili, come il centro Nasa Johnson Space Center di Huston (USA) o il centro di Star City a Mosca. Tuttavia non è solo questa la particolarità del suo sguardo: a noi è proposta la vicenda scientifica nel suo lato umano, scevro di troppi tecnicismi, che cerca un messaggio diretto con lo spettatore fatto di descrizione e narrazione. Samantha Cristoforetti diventa il pretesto per la diffusione di un messaggio di collaborazione. Le due bandiere stampate sulla lamiera della navicella Soyuz (quella statunitense e quella russa) sono il segno di una visione comune, dove l’Italia, volente, nolente, o più probabilmente casualmente, è chiamata a svolgere il suo ruolo. Allora l’addestramento degli astronauti nelle varie simulazioni di volo, d’emergenza, o in condizioni di microgravità, compone una descrizione che ci avvicina ad un mondo fatto di duro lavoro e professionalità nel segno dell’unione, varcando nettamente le speculazioni sulle distinzioni di genere. Parallelamente è mostrata quella parte di Samantha da sempre restia ad uscire: le sue emozioni e quelle dei suoi genitori, la parte intima del suo prepararsi. Ne risulta una figura ad agio nel suo mondo, che riesce con naturalezza impressionante ad esporre temi complessi come le missioni spaziali.
Astrosamantha è il documentario di cui avevamo bisogno per celebrare e commemorare l’unione dei popoli sotto il segno della scienza, e allo stesso tempo descrivere una vicenda di grande umanità emigrante nell’universo. “Rappresento anche qualcosa di più rispetto semplicemente al mio sogno personale, credo che andare nello spazio sia il sogno di molti. Ho il desiderio, la voglia di condividere il più possibile di questa strada, di questo percorso, di questa avventura”. Con queste parole Samantha Cristoforetti si fa carico di portare un messaggio totalizzante, spazzando via la principale argomentazione mediatica sulla rivincita delle donne, questione nemmeno presente nei pensieri dell’astronauta. Questa è la vera parità dei generi, secondo lei, secondo noi.

http://dreamingcinema.it/astrosamantha/

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