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Il valzer del pesce freccia

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15 Novembre 2011 in Il valzer del pesce freccia

Arizona Dream è un film ridondante, surreale nell’ immagine e dadaista nello spirito. Il film si staglia come un collage di situazioni strambe che non seguono mai la strada della realtà, ed alle volte, proprio nel momento in cui si assapora il gusto della logicità, ecco che si ricade nell’assurdo più completo. Flusso di pensieri e flusso d’immagini si mescolano. Pesci che volano nel cielo, tartarughe che si moltiplicano e un’ambulanza che, volando nella luna, ci riporta indietro ai sogni di Méliès. Un film caotico, eccessivo, volutamente assurdo, che si trasforma in un inno alla follia, alla vita vissuta come un lungo sogno e con quello spirito bambinesco che dondola tra picchi di estrema felicità e disillusione. La fotografia e la colonna sonora sono eccezionali e indispensabili alla riuscita di quest’ atmosfera vagamente onirica. I paesaggi immensi del deserto, naturalmente selvaggi, perdono l’ aspetto del reale, il cielo si colora di un azzurro denso che si contrappone all’ oro della terra e ricorda in alcune inquadrature le tinte forti dei quadri di Dalì. La colonna sonora di Goran Bregović è del tutto coinvolgente, i ritmi tzigani entrano ed escono dalla scena e si mescolano alla voce roca di Iggy Pop. Una musica necessaria che riesce a rispecchiare il ritmo della rappresentazione e la musicalità stessa delle immagini.
Arizona Dream è un film fantastico, irrazionale, un viaggio alla scoperta di sé e di un’America diversa o di un’America sognata.

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11 Novembre 2011 in Il valzer del pesce freccia

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ovvero quando Johnny Depp era un attore e non un pupazzetto. Comico ed intelligente, giovane e acuto, sognatore e innamorato. Un personaggio perfetto per un attore che in quel periodo della sua carriera ci ha regalato alcuni dei ruoli più belli di un cinema indipendente e fuori dagli schemi classicamente hollywoodiani (oltre a questo mi viene in mente “Don Juan De Marco”, “Paura e Delirio a Las Vegas” e “Edward mani di forbice”).
Qui interpreta un giovane che non vuole abbandonare i sogni della sua infanzia per transitare nella fase adulta della sua vita. Questo è un film sulla potenza del sogno come via di fuga dalla realtà e sulla necessità di vedere il mondo con gli occhi trasognanti di un ragazzo per apprezzarne la bellezza. Il pesce guida che appare ripetutamente durante il film dovrebbe essere una sorta di bianconiglio da seguire, ma Axel, che sa quanto di doloroso e malvagio ci sia al mondo, non vuole, non può abbandonare i suoi sogni e diventare uno dei tanti “venditori di auto”. Solo la morte di Grace sancisce il definitivo passo verso un universo più freddo e duro.
Azzeccata la musica e indovinate molte delle sequenze che Kusturica utilizza (la riproposizione dell’inseguimento con l’aereo tratta da “Intrigo Internazionale” messa in atto da un grande Vincent Gallo, la seuqenza finale con un indimenticabile Jerry Lewis).
Molto bravo il cast che, oltre ai già citati Depp, Gallo e Lewis vede anche Lily Taylor in una veste molto ammaliante e una sorprendente Faye Dunaway.
Insomma una commedia adulta, che vale la pena vedere, se non altro per ricordare che Johnny Depp sapeva fare film oltre che fare il pirata.

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27 Agosto 2011 in Il valzer del pesce freccia

Sono ancora in fase di commozione, post visione del film.
Insomma Arizona Dream è un colpo riflessivo e emotivo.
E’ un film che si prolunga per circa due ore, gli eventi si svolgono lentamente ricoprendo la vasta estensione che gli è stata dedicata.
Una scena iniziale che lascia quell’ebrezza di inaspettata novità con una bellissima colonna sonora creata da Iggy Pop e Bregovic “In the death car”.
Un ragazzo , che deve iniziare a fare i conti con i propri sogni e con il passato di cui ormai resta solo un’unica traccia: suo zio “L’ultimo dinosauro che odora di acqua di colonia scadente”.
Mi piacciono tantissimo le riflessioni fatte da Axel, il protagonista, tanto che si potrebbero chiudere gli occhi ed evitare di soffermarsi sullo scorrere delle immagini.
Due donne, una follia comune separata però in due corpi.
L’amore, la paura, i sogni, la morte …è un intreccio che prende fino in fondo all’anima.
Sembra di viverci.

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