Recensione su La frode

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6 Maggio 2013

Punti di partenza simili ma sviluppi diversi. I film dei Jarecki vogliono sviscerare il disagio ed evidenziare il fallimento del modello della socirtà americana, ma se Andrew in Love and Secrets non convince e smarrisce il filo di una storia piuttosto convenzionale, Nicholas con La frode centra il bersaglio.
Il film è ben realizzato e significativo. Il crollo dell’impero di un uomo freddo e avaro viene sottolineato momento per momento da un climax di situazioni a cui il protagonista cerca di porre rimedio con l’unica arma che conosce e che sancisce la sua stessa involuzione psichica e morale. Il denaro. Quel denaro che ha accumulato per una vita e che più ci avviciniamo alla fine e più perde significato e.. potere.
Splendido Richard Gere. Interpretazione magistrale, di certo la migliore dai tempi di Identikit di un delitto e buona anche la regia del giovane Nicholas Jarecki. La sceneggiatura rivela qualche leggerezza (o semplificazione…) sul finale ma il film racconta il collasso di un sistema e risulta decisamente in linea con il momento storico.

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