Apollo 10 e mezzo

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Apollo 10 e mezzo

Houston, Texas, estate 1969. La missione spaziale NASA Apollo 11 sta portando i primi uomini sulla Luna. La fantasia di ragazzini e adulti si scatena, immaginando il viaggio nello spazio e l'allunaggio.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Apollo 10½: A Space Age Childhood
Attori principali: Milo Coy, Jack Black, Zachary Levi, Glen Powell, Josh Wiggins, Lee Eddy, Bill Wise, Natalie L'Amoreaux, Jessica Brynn Cohen, Sam Chipman, Danielle Guilbot, Larry Jack Dotson, Mona Lee Fultz, Jennifer Griffin, Holt Boggs, Reese Armstrong, Samuel Davis, Nick Stevenson, Brian Villalobos, David DeLao, Avery Joy Davis, Christian Moran, Nicholas Andrew Rice, Keslee Blalock, John Kaler, Brent A. Riggs, P. Michael Hayes II, Flint Nattinger, Natalie Joy, Suzanne Deal Booth, Chris Olson, William Carroll, Mostra tutti

Regia: Richard Linklater
Sceneggiatura/Autore: Richard Linklater
Fotografia: Shane F. Kelly
Costumi: Kari Perkins, Angelique Paull
Produttore: Richard Linklater, Mike Blizzard, Femke Wolting, Tommy Pallotta, Bruno Felix, John Sloss, Melissa Cobb
Produzione: Olanda, Usa
Genere: Commedia, Azione, Animazione
Durata: 98 minuti

Dove vedere in streaming Apollo 10 e mezzo

La nostalgia dell’avventura / 22 Agosto 2023 in Apollo 10 e mezzo

Con questo film, Linklater dà contemporaneamente un saggio della sua arte cinematografica e della sua passione per la nostalgia storica.

L’avventura di Stan, giovanissimo astronauta dell’Apollo 10 e mezzo che precede l’allunaggio più celebre del 1969, altro non è che un’allegoria che un’allegoria della storia del cinema americano e della sua corrispondenza con gli eventi reali del Novecento, inerenti in particolare alle rivoluzioni che hanno plasmato il pensiero culturale statunitense.

Kubrick, la prima TV, le radio e i giochi nel cortile scolastico sono espressione di un mondo ormai andato e sostituito da una società in cui nulla sorprende più nessuno, purtroppo.

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L’Amarcord di Richard Linklater / 12 Aprile 2022 in Apollo 10 e mezzo

16 anni dopo A Scanner Darkly, Linklater torna al lungometraggio di animazione (affidandosi ancora alla tecnica del rotoscopio), per raccontare una nuova storia di formazione che attinge alla sua biografia e a tanti ricordi condivisi con la sua generazione di coetanei statunitensi.
Linklater è stato ragazzino e adolescente tra la fine degli anni Sessanta e Settanta e, in questo film, racconta l’estate del 1969, sciorinando un lungo elenco di giochi, show televisivi, passatempi, alimenti, canzoni e avvenimenti storici (con lo sbarco sulla Luna, su tutti) che hanno connotato il periodo.

Il film è decisamente geolocalizzato, cioè è chiaramente una raccolta di memorabilia statunitensi, il che potrebbe essere un deficit del film, ma, in fondo, non è così. Grazie alla nascita della cosiddetta cultura di massa e alla globalizzazione, infatti, tutto ciò di cui parla Linklater risulta estremamente familiare anche alle nostre latitudini. Fa sorridere il fatto che (tutto il mondo è paese) ricorra spesso la constatazione: “da bambini, siamo sopravvissuti a certe cose che oggi…”.

Perciò, Apollo 10 e mezzo si lascia guardare serenamente, il film scorre che è un piacere e, mentre si fa apprezzare anche per le scelte tecniche e artistiche (vedi, la colonna sonora), rinfocola inevitabilmente una certa nostalgia per le interminabili estati dell’infanzia (un po’ come è riuscito a fare recentemente anche Luca della Disney e Pixar).

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Nostalgia canaglia / 2 Aprile 2022 in Apollo 10 e mezzo

Richard Linklater è uno dei più grandi cantori della nostalgia al cinema.
La nostalgia è lo stato d’animo preferito dal cinema degli ultimi anni, quindi dovrebbe essere venuta a noia, ma lui la manipola ancora come pochi altri, tanto da renderla sempre interessante e in grado di dirci cose nuove.
Questo perché riesce ad associare la nostalgia a una capacità che è tutta sua e di pochi altri: la capacità di raccontare, rendendole interessanti, storie piccolissime, di vita vissuta, senza trame che abbiano grossi scossoni.
In Apollo 10 e Mezzo, poi, oltre a questa sua capacità già nota, c’è dell’altro. Quando il padre del protagonista, parlando di quest’ultimo con sua moglie, le chiede se, secondo lei, questi sia riuscito a vedere l’allunaggio o se in quel momento stesse già dormendo – preoccupandosi che in futuro non avrebbe potuto raccontare quella storia ai suoi nipotini – capiamo che, più che gli eventi, stiamo guardando come quegli eventi diventeranno ricordi. Più precisamente, stiamo guardando come quegli eventi, nel diventare dei ricordi, saranno influenzati dalla immaginazione, fino a fondersi con essa creando qualcosa di più profondo che, appunto, farà da base alla nostalgia.
E, ancora più importante, tutto questo processo, per Linklater, è nutrito soprattutto dal cinema e dalla tv, cioè dalle immagini di finzione di cui ci nutriamo che, in futuro, saranno la cornice dei nostri ricordi, rendendoci impossibile distinguere i confini tra realtà e finzione.
Per questo, Apollo 10 e Mezzo mi sembra, prima di tutto, una grande lettera d’amore al cinema e alla serialità televisiva, soprattutto fantascientifica, di cui lo stesso Linklater si sarà nutrito voracemente da bambino.

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