Anonymous

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Anonymous

Inghilterra XVI secolo. Edward De Vere, conte di Oxford, poeta e drammaturgo alla corte della regina Elisabetta potrebbe essere il vero William Shakespeare.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Anonymous
Attori principali: Jamie Campbell Bower, Rhys Ifans, David Thewlis, Joely Richardson, Vanessa Redgrave, Sebastian Armesto, Rafe Spall, Edward Hogg, Xavier Samuel, Sam Reid, Paolo De Vita, Trystan Gravelle, Robert Emms, Tony Way, Julian Bleach, Derek Jacobi, Alex Hassell, James Garnon, Mark Rylance, Jasper Britton, Ned Dennehy, John Keogh, Lloyd Hutchinson, Vicky Krieps, Helen Baxendale, Paula Schramm, Amy Kwolek, Luke Thomas Taylor, Isaiah Michalski, Timo Huber, Richard Durden, Shaun Lawton, Detlef Bothe, James Clyde, Christian Sengewald, Jean-Loup Fourure, Viktoria Gabrysch, Axel Sichrovsky, Katrin Pollitt, Patricia Grove, Laura Lo Zito, Gode Benedix, Nic Romm, Henry Lloyd-Hughes, Patrick Diemling, Patrick Heyn, Nino Sandow, Craig Salisbury, Rainer Guldener, Trystan Pütter, André Kaczmarczyk, Jonas Hämmerle, Mike Maas, Christian Leonard, Christian Banzhaf, Victoria Calero, Martin Engler, Alfred Hartung, Oliver Kube, Christian Ludwig, Oliver Rickenbacher, Claudius von Stolzmann, Tjadke Biallowons, Dafne-Maria Fielder, Alexander Flache, Antonia Gerke, Sophie Hichert, Vera Kreyer, Stefanie Lanius, Urban Luig, Jasmin Mehling, Elisabeth Milarch, Robert Munzinger, Benjamin Plath, Erik Studte, Johann Hakob Wurster, Steffi Sattler, Mostra tutti

Regia: Roland Emmerich
Sceneggiatura/Autore: John Orloff
Colonna sonora: Harald Kloser, Thomas Wanker
Fotografia: Anna Foerster
Costumi: Lisy Christl
Produttore: Roland Emmerich, Volker Engel, Robert Leger, John Orloff, Marc Weigert, Larry J. Franco
Produzione: Gran Bretagna, Germania
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 130 minuti

Dove vedere in streaming Anonymous

Chi diavolo è Shakespeare? / 14 Ottobre 2018 in Anonymous

“Anonymous” è un bel thriller politico che si chiede chi realmente abbia scritto le opere teatrali attribuite a William Shakespeare. Il film è un po’ complesso, ma per quanto riguarda i costumi e l’atmosfera il regista ha fatto un ottimo lavoro. Per chi ama i film storici, questo è da vedere.

5 Ottobre 2014 in Anonymous

Emmerich porta sul grande schermo una delle teorie cosiddette anti-stratfordiane che vorrebbero declassare il bardo William Shakespeare a mero prestanome di opere scritte da altri.
In particolare, in Anonymous si espone la tesi, concepita attorno agli anni ’20 del Novecento, secondo la quale dietro l’opera di Shakespeare ci sarebbe il Conte di Oxford Edward De Vere, membro dell’aristocrazia britannica e presunto amante della Regina Elisabetta I.
Una teoria che trova le sue più importanti argomentazioni in alcune somiglianze tra le opere del bardo e gli intrighi di corte ai tempi di Elisabetta I, nonché alcuni episodi della vita dello stesso Conte.
Ma come tutte le altre tesi alternative sull’attribuzione delle opere Shakespeariane, anche questa si fonda più che altro sulla debolezza della documentazione sulla vita dello Shakespeare di Stratford, che ha permesso a tali teorie di proliferare nel corso dei secoli (tra le più seguite quelle che attribuiscono le opere del bardo a Francis Bacon, Christopher Marlowe – che peraltro compare nel film -, o all’italo-inglese Giovanni Florio).
Tutte tesi minoritarie tra gli accademici, ma molto suggestive e non prive di riscontri (tra gli indizi principali, la mancata citazione di qualsiasi scritto nel testamento dello Shakespeare di Stratford, quando circa metà delle sue opere non erano ancora state pubblicate).
Emmerich presenta l’ipotesi De Vere (che peraltro non è tra le più verosimili) in un modo convincente e affascinante (il Conte rifiutava di pubblicizzare la sua vena letteraria perché scrivere opere teatrali, amate per lo più dal popolo, era un vezzo che mal si conciliava con il blasone, e che anzi poteva esporre al ridicolo un nobile aristocratico come lui).
Lo sceneggiatore John Orloff, tuttavia, sembra esagerare con le speculazioni quando attribuisce al De Vere oltre che la paternità delle opere di Shakespeare e una relazione con Elisabetta I (che potrebbe anche essere vera), la discendenza dalla Regina stessa, sfociando così nell’incesto scoperto a posteriori.
Per non parlare poi dell’azzardo di rappresentare Shakespeare come un illetterato ubriacone, un estortore che si compra l’araldo e che a malapena sa tenere in mano una penna.
Da un punto di vista contenutistico il film ha il pregio di sollevare ancora una volta l’attenzione sulla questione della paternità dell’opera Shakespeariana, anche se c’è da dire che tutte le teorie “alternative” non possono che assurgere al rango di mere speculazioni intellettuali difficili da provare.
Per il resto l’opera, oltre a presentare un intreccio indubbiamente accattivante, è notevole per costumi e scenografie (una Londra a cavallo tra ‘500 e ‘600 ove spiccano le splendide abitazioni in stile Tudor con facciata a graticcio).
Interessante anche l’incipit meta-teatrale, ripreso nel finale, anche se la citazione di Broadway in un’opera ispirata a Shakespeare (e ambientata nella sua epoca) non può che apparire come l’ennesima forzatura gettata in pasto al pubblico statunitense.

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7 Marzo 2013 in Anonymous

Curiosità: dal libro è stato tratto un film, o meglio il film si è ispirato alla storia trattata nella libro riuscendo a renderla meglio.
Il film è interamente ambientato nel passato e sebbene non apprezzi certi “colpi di scena” (come l’incesto della regina) devo dire che tratta il problema della paternità delle opere di Shakespeare in modo molto più lineare e coerente rispetto al libro.
L’idea di attribuire le opere al conte Edward de Vere è però un tema già discusso da J. Thomas Looney nell’opera Shakespeare identified, ma non solo egli si è dedicato a questo tema nel corso del tempo.
Un tema diffuso, un film coinvolgente ma non imperdibile. Continua su: http://loren-ilmondodilory.blogspot.it/2012/03/il-libro-segreto-di-shakespeare.html

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Riassumiamo… / 21 Agosto 2012 in Anonymous

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La regina Elisabetta Ia 16 anni ha avuto un figlio illegittimo, il fututo Edward conte di Oxford. Il nostro Edward da giovincello torna a corte e fa innamorare follemente la regina. Non che lui faccia il prezioso e tanto fanno che lei rimane nuovamente incinta. Nasce il biondissimo e capellonissimo conte di Southempton(figlio e nipote di Elisabetta e fratello e figlio del conte di Oxford) che neanche troppo celatamente se la intende col conte di Essex, altro figlio illegittimo della regina e quindi suo fratellastro, nonché zio

E ora scusate ma io me ne torno a “Cronache del ghiaccio e del fuoco”

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24 Marzo 2012 in Anonymous

Incomprensibile, insulso, inutile.
Bah…!