Annabelle: Creation

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Annabelle: Creation

Diversi anni dopo aver perso tragicamente la propria bambina, un giocattolaio e sua moglie accettano di accogliere nella loro casa una suora e alcune bambine provenienti da un orfanotrofio. Ben presto, le ragazzine diventeranno l'obiettivo di una malefica bambola.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Annabelle: Creation
Attori principali: Stephanie Sigman, Talitha Bateman, Lulu Wilson, Anthony LaPaglia, Miranda Otto, Grace Caroline Currey, Philippa Coulthard, Samara Lee, Tayler Buck, Lou Lou Safran, Brad Greenquist, Mark Bramhall, Joseph Bishara, Alicia Vela-Bailey, Jessie Giacomazzi, Adam Bartley, Lotta Losten, Brian Howe, Kerry O'Malley, Annabelle Wallis, Ward Horton, Fred Tatasciore, Bonnie Aarons, Liam James Ramos, Tyler A. Johnson, Tree O'Toole, Emily Brobst, Mostra tutti

Regia: David F. Sandberg
Sceneggiatura/Autore: Gary Dauberman
Colonna sonora: Benjamin Wallfisch
Fotografia: Maxime Alexandre
Costumi: Susan L. Bertram, Leah Butler
Produttore: James Wan, Walter Hamada, Peter Safran, Richard Brener, Hans Ritter, Dave Neustadter
Produzione: Usa
Genere: Thriller, Horror
Durata: 110 minuti

Dove vedere in streaming Annabelle: Creation

Un prequel eccellente / 19 Ottobre 2018 in Annabelle: Creation

Sequel, anzi no scusate, prequel del precedente capitolo (questa cosa di far spacciare un prequel per un sequel non la capirò mai), “Annabelle 2: Creation” è un altro horror ben fatto. Presenta tutti gli elementi che hanno reso il primo episodio molto gradevole, ma in questo film abbiamo molte scene più agghiaccianti, che generano una giusta tensione. Il finale per me è veramente geniale, che si capisce perfettamente solo dopo aver visto il precedente capitolo.

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Che palle ‘ste bambole… / 16 Agosto 2018 in Annabelle: Creation

Meglio del primo…
Forse perché difficile fare peggio.
Ma non per questo un filmone.
Direi che per non buttare tutto nella discarica una leggera sufficienza la strappa.
Ma francamente ho la netta sensazione che questi due film rimarranno nel dimenticatoio, almeno per i miei gusti.
Ad maiora!

Appena sufficiente / 7 Febbraio 2018 in Annabelle: Creation

Mi ha lasciato perplesso… non perchè il film in se sia brutto, anche se realmente non è proprio “bellissimo”, semplicemente ci sono un mucchio di cose che non mi sono tornate o che forse ho capito male. A dire la verità, l’ho visto per mera curiosità e il film acquista interesse con la fine, che si ricollega perfettamente col primo prodotto. Soltanto col finale “ho riaggiustato” il mio voto da insufficiente a sufficiente.

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PREQUELISSIMO / 6 Gennaio 2018 in Annabelle: Creation

Dopo appena tre anni dal primo Annabelle, ecco saltar fuori dal cilindro della Safran Company, il prequel del prequel di “The conjuring”.
Annabelle era una ciofeca coi fiocchi ( https://www.nientepopcorn.it/recensioni/annabelle/2016/10/annabrutte/ ) e probabilmente qualcuno ha ben pensato che si potesse fare meglio. Quindi Annabelle: Creation (e non Annabelle 2).

Incredibilmente alla sceneggiatura viene riconfermato Gary Dauberman, mentre alla regia assistiamo ad un avvicendamento. Via il pessimo Leonetti, dentro l’interessante Sandberg.

David Sandberg mi è simpatico a pelle e lo tengo d’occhio dai tempi di Youtube.
Nel 2016 aveva esordito tra i professionisti portando su grande schermo il suo cortometraggio più noto…”lights out” ( https://www.nientepopcorn.it/recensioni/lights-out-1459243559/2016/12/spettro-visivo/ ). Il risultato era un film leggermente annacquato ma tutto sommato valido.
Sandberg ha dimostrato di possedere una predisposizione alla buona trovata scenica. Se nei suoi cortometraggi tutto verteva sulla buona “trovata”, nei suoi lungometraggi tutte le scene sembrano svilupparsi con l’unico intento di arrivare presumibilmente alla “trovata”. Il risultato è un continuo susseguirsi di effetti speciali (practical e non) per stupire lo spettatore. Un vero sperpero perché Sandberg sa come costruire la tensione e questo traspare chiaramente.
Anche a questo giro pesca dai suoi cortometraggi (Coffer e Attic Panic)…vedremo quando dovrà inventarsi qualcosa di nuovo.

Di buono il film offre un bel ritmo, un ottima fotografia, ambienti curati e buona regia.
A sfavore c’è da segnalare qualche clichè di troppo, battute prevedibili e un uso eccessivo di jump scare che alla lunga insensibilizzano lo spettatore.

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