Recensione su Dieci piccoli indiani

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Pessimo / 16 Marzo 2015 in Dieci piccoli indiani

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Chi ha dato voti alti evidentemente non ha mai letto il libro, altrimenti proprio non me lo spiego. Non c’entra NIENTE.
Philip Lombard che non è Lombard, evidentemente perché la love story finale non veniva bene con un assassino (pazienza se così il libro viene stuprato)
Vera che non uccide il bambino, evidentemente perché la love story finale non veniva bene con un’assassina di bambini (pazienza se così il libro viene stuprato).
Ma quindi perché Vera doveva venir uccisa per ultima? Nel libro ha un senso, si è macchiata del delitto più terribile che possa esistere, ma se cambi il delitto dovresti cambiare anche la posizione. Bho.
Il giudice che vuole avvelenarsi… eh?? Ma il suicidio DEVE essere effettuato alla stessa identica maniera del finto omicidio, sennò non ha senso.
“And there there were none”… e ne rimangono due. Ah, già, andava fatta per forza la love story, giusto.
Capisco che il cinema non può riprodurre fedelmente al 100% un libro… ma in questo caso il libro è stato snaturato al 100%

5 commenti

  1. Stefania / 16 Marzo 2015

    Non capisco: il film in sé vale 1? Cioè, tecnicamente, è un film realizzato ed interpretato tanto male da meritare un voto così basso?

  2. PartoDaOra / 16 Marzo 2015

    “Dieci Piccoli Indiani” della Christie rientra pienamente nei i miei 10 gialli preferiti… diciamo pure che si contende il podio con altri due o tre. E’ geniale, ed ogni più piccola variazione dell’intero intreccio finirebbe col distruggerne il senso. Metto il film in lista così da poter commentare il tuo commento seriamente 😛
    Dimenticavo quasi il motivo principale dell’intervento: un film va giudicato come tale, anche se il confronto con la versione cartacea è inevitabile. Anche Shining, a questo punto, -primo paragone che mi è venuto in mente- non meriterebbe i “votoni” che invece ha. Il libro è un contenitore di suspance, terrore, ansia, che il film mai potrà dare (tutto a parer mio, ovvio). Molte cose sono state stravolte… Tra cui il finale. Eppure…

  3. Shira / 16 Marzo 2015

    Se un film si fregia del nome “Dieci piccoli indiani” con tanto di “tratto dal libro” deve in un certo senso meritarselo. Nessuno pretende fedeltà al 100%, ma se ne stravolgi completamente il senso… bhe, tanto valeva fare un film da zero prendendo solo l’idea di base di alcune persone chiuse in un luogo da cui non possono andarsene che vengono punite per i crimini commessi. Ma questo NON è Dieci piccoli indiani, se lo intitoli così te ne assumi le responsabilità
    A me Shining (film) non piace anche per altri motivi che vanno oltre la non-attinenza al libro (anche se è innegabile che, avendo di fronte il libro, uno è perfettamente consapevole che con il materiale a disposizione si poteva fare di meglio), però Shining (film) non ha stravolto del tutto il libro. Non è fedele, è peggiore (per me, almeno) ma non si può dire che il film e il libro siano due opere a parte.
    Questo film invece è proprio così, non è che “non è fedele” al libro, lo stravolge proprio, l’idea che se ne ha è che il regista non l’abbia neanche letto.
    Se l’assunto di base è “Il killer uccide in base ai peccati commessi” (ed è l’assunto anche nel film) poi deve restare così, non puoi cambiare i peccati commessi per crearti l’eroina di turno e poi pretendere che comunque l’assassino cerchi di ucciderla per ultima perchè nel libro è così. Nel libro ci sono determinate cause che portano a determinati effetti, nel film le cause sono stravolte, ma gli effetti sono inspiegabilmente i soliti. Questo porta a dei buchi logici enormi.

    Esempio (spoiler): Il giudice nel libro ha un suo piano: si uccide sparandosi, proprio come aveva finto di essere ammazzato, per mandare in confusione la polizia e portare alla soluzione del caso solo mediante la sua confessione.
    Nel film si vuole avvelenare.
    Ma porca paletta, ma se la polizia trova i diari con scritto che hanno sparato al giudice e poi lo trovano morto avvelenato senza neanche una piccolissima ferita da arma da fuoco, due domande se le faranno o no? 😛 Che razza di piano è?

    Altro esempio (spoiler 2): Alla fine del film arriva il marinaio a recuperare i due superstiti (e già il fatto che in un film che ha come sottotitolo “e non ne rimase nessuno” ci sian due superstiti fa riflettere) , ricordiamoci che tutti gli altri sono morti, sono cadaveri da qualche parte, il giudice è morto nel soggiorno. Come reagiscono i due superstiti? Niente, escono allegri e il film si chiude. Certo. Siete gli unici due vivi in mezzo a una mattanza, di sicuro nessuno penserà mai che siate stati voi O.o

    Il film presenta dei buchi logici enormi, dovuti in larga parte (anzi, diciamo pure totalmente) al voler per forza aggiungere una love story a una storia che non ne aveva assolutamente bisogno e, anzi, stava decisamente meglio senza.
    Se si fosse chiamato “L’allegra comitiva dei dieci assassinati” gli avrei comunque dato un voto molto basso, ma dal momento che ha la presunzione di farsi chiamare “Dieci piccoli indiani” e di inserire la dicitura “tratto da” allora il voto si abbassa ulteriormente.

  4. gausseuler / 22 Marzo 2015

    Purtroppo l’ho visto tanto tempo fa, quindi se ci sono cambiamenti di trama ‘minori’ non me ne ricordo: posso solo dire che il finale diverso fu scritto dalla stessa Christie per la trasposizione teatrale del testo, dove un finale come quello del libro (benché molto migliore, e su questo direi che siamo tutti d’accordo 😉 ) è di ben più difficile realizzazione e forse minor presa sul pubblico; lo spiegone finale sta bene solo nei libri…

  5. Shira / 22 Marzo 2015

    Certo, ma infatti il problema non sta nella mancanza dello spiegone finale, ma nelle scelte che cozzano con quanto si è visto (nel film) cinque minuti prima. Mi spiego meglio: non puoi mettere lo spiegone finale e il cattivo che lega la pistola al filo e fa tutto un casino per spararsi dritto in mezzo agli occhi? Perfetto. E’ giusto, al cinema non rende, quindi ci sta mettere lo spiegone in stile “cattivo che ti dice tutto il suo piano prima di ucciderti”, quello che ha poco senso è che uno si avveleni se vuol far credere di essere morto perché qualcuno gli ha sparato. A questo punto, potevano tranquillamente far sì che anche la “finta morte” fosse per avvelenamento, no? Non penso che nessuno si sarebbe lamentato se le morti non fossero state esattamente come nel libro. Il problema è proprio la coerenza interna del libro, tanto che, per esempio, conosco ben poche persone che l’hanno apprezzato non avendo mai letto il libro, proprio perché l’unica cosa che ha di bello è il richiamo a quello splendido libro

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