Recensione su Ammore e Malavita

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Sceneggiata napoletana / 14 Maggio 2018 in Ammore e Malavita

Probabilmente l’idea di base dei Manetti era semplice, prendiamo la sceneggiata napoletana (in auge nei teatri partenopei nella prima metà del Novecento) e ambientiamola ai giorni d’oggi aggiungendo un po’ di pulp e tanta ironia. Il problema poteva essere la riuscita di una operazione alquanto azzardata, ma non è stato così. Anche se non amo molto i film musicali, Ammore e malavita è un film gradevole e per molti versi divertente.
I canoni della sceneggiata ci sono tutti (lui, lei, il cattivo) e i progonisti, Giampaolo Morelli (lui), Serena Rossi (lei), Carlo Buccirosso e Claudia Gerini (i cattivi), sono bravi, riescono ad impersonare questi stereotipi senza strafare e senza esagerare. La musica (la canzone), anch’essa indispensabile nella sceneggiata, spazia tra il pop, il rap e naturalmente il neomelodico, ed è utilizzata per raccontare pensieri e stati d’animo dei personaggi.
In definitiva, l’operazione è ben riuscita, e le due ore passano senza mai annoiarsi. Naturalmente se non amate i musical e il napoletano vi è ostico, lasciate perdere 🙂

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