7.5 / 9 Gennaio 2014 in American Hustle - L'apparenza inganna
David O’Russell si conferma uno degli emergenti migliori del cinema americano. Tolti PT Anderson, Payne e Wes Anderson è forse la voce più interessante degli ultimi tempi, perchè conserva le capacità di narrazione di un buon Scorsese, è capace di gestire sapientemente cast e storie piuttosto articolate come PT Anderson e, fin dai tempi di Three Kings ha dimostrato una sottile ed elegante vena ironica che, soprattutto in American Hustle, conferisce un qualcosa in più alla storia.
SIamo a cavallo tra Quei Bravi Ragazzi e Boogie Nights ma il tocco particolare di O’Russell è di rendere i suoi personaggi in modo quasi caricaturiale, apparentemente, senza privarli di quella dimensione interiore che li rende credibili e autentici. Lo aveva fatto anche con il capitano interpretato da George Clooney in Three Kings (primo vero ruolo decente di Clooney) e anche col Bradley Cooper de L’orlo argenteo delle nuvole.
Il fatto che American Hustle riunisca tutti i protagonisti dei suoi ultimi film (Bale, Adams, Cooper, Lawrence e De Niro) gli offre ancor più modo di esprimere questa caratteristica e una buona storia – vera ed attuale, soprattutto dalle nostre parti – suggella decentemente un ottimo lavoro.
Splendido tutto il cast, ma specialmente Christian Bale e Amy Adams, forse più vicini degli altri ad un riconoscimento importante e molto bella anche la fotografia.
Dopo The Fighter e Il lato Positivo è una conferma del valore di O’Russell.

Vero, molto “scorsesiano” specie nella narrazione e nell’uso delle musiche, ottimo gusto nella selezione dei brani un pò come ha sempre fatto Scorsese. Girato benissimo e Bale qui si consacra definitivamente!
Condivido, a parte il fatto che secondo me questo è invece il film contro-scorsesiano per eccellenza 🙂 La scelta del soggetto e forse – come dici tu @henricho – la capacità di narrazione, ma gli ingredienti sono completamente diversi dal momento che l’azione e il sangue sono a livello quasi zero.
@rodriguez86
Vero, infatti io intendevo solo la narrazione, come la caratterizzazione dei personaggi, per alcune scelte “tecniche” e soprattutto l’uso delle musiche. Non ci sono affatto esplosioni d violenza o scena d’azione. Intendevo “scorsesiano” solo pe questi aspetti altrienti sarebbe stata una copia dei film di Martin! @paolodelventosoest
@paolodelventosoest: per me, è Scorsese puro dal punto di vista tecnico (taaaaanti piani-sequenza e certi movimenti di macchina, amati anche da Anderson) e narrativo, non ci piove. Scorsese non è solo sangue e azione :p (e, comunque, a voler far le pulci, l’ammazzatina di De Niro… se non è à la Goodfellas quella… 😉 ).
Esatto @stefania e ripeto “scorsesiano” moolto nell’uso della musica!
@rodriguez86: verissimo (ma che fine hanno fatto gli Zeppelin, promessi anche nel trailer? 🙁 ).
Si, la somiglianza con Scorsese la vedo anche io sul piano tecnico..per questo American Hustle mi è piaciuto, perchè non scopiazza come fanno molti ma “si ispira” e ripropone secondo i suoi canoni un modello molto apprezzato senza per questo deformarlo. Sembra quasi che sia andato a scuola da Scorsese 😉
Comunque sarà carino vedere The WOlf of Wall Street di Scorsese tra un paio di settimane…potrebbero crearsi interessanti analogie tra i due film 😉
@enrico: anch’io non vedo l’ora di vedere (!)cosa ha combinato Scorsese. E questo eventuale confronto con Russell che proponi è un motivo in più.
@stefania Ecco l’unica cosa che mi ha fatto un pò sotorcere il naso. L’hanno utilizzato come specchietto per le allodole nel trailer!!! Ammetto, ci sono rimasto male! Comunque, beh, anche io impaziente di gustarmi il nuovo Scorsese.
@rodriguez86: l bello (?) è che, fino a giovedì scorso, perlomeno, Good Times, Bad Times figurava anche nei crediti su IMDB (ora, è scomparsa).
Però, c’è questa degli Electric Light Orchestra che, come dire, vale la pena di essere ascoltata (non la conoscevo!) e che si sposa davvero bene con la scena in cui è stata usata (cavalcata in corridoi stretti, porte aperte con virilità, yeah).
http://www.youtube.com/watch?v=Ab1sOKjgsms 😉
Bellissima @stefania , non a caso il brano che mi ha colpito di più al’interno del film (già la conoscevo ma l’avevo come dire accantonata fra i migliaia di pezzi che ho in memeoria). 😉
Ragazzi, piano. Fate un passetto indietro e facciamo una considerazione bella generale, ok? Ditemi se secondo voi la violenza in film come Casinò, Goodfellas, The Departed non è una parte fondante del linguaggio di Scorsese. Potete forse negare una evidenza simile? Mi sembrerebbe come dire che in Popeye non sono i cazzotti il tema centrale. La violenza di Kubrick, la violenza di Scorsese, la violenza di Tarantino: sono linguaggi pieni, ridondanti e consapevoli, non cordiandoli e fiches, giusto?
Ecco, qui sta la differenza con il film di Russell: scegliere di raccontare un ambiente come quello della truffa e della mafia togliendo lo sfizietto allo spettatore. Un po’ quello che ha fatto Affleck in Argo, tenendoci “dentro al pullman” mentre ci aspettiamo un truculento bagno di sangue passiamo indenni (o quasi) fino ai titoli di coda. E’ una sfida vinta da Russell, secondo me, quella di aver relegato la violenza a un ruolo ipermarginale.
@paolodelventosoest: concordo, lo è eccome, ma non è l’unico elemento grazie al quale si può dire: “Questo è un film di Scorsese” (in Re per una notte, per esempio, mi pare che non scorra una goccia di sangue: eppure…!). E’ fondante, ma non esclusivo.
Appunto, il fatto che, nel film di Russell, la tensione sanguinosa (?) sia palpabile e che trovi al più una sola occasione per esprimersi (la citata sequenza di De Niro) non rafforza la tesi della somiglianza con Scorsese e di un ottimo apprendimento della materia? Russell ha trovato una nuova via per rappresentare in maniera neoscorsesiana una storia moooolto scorsesiana 😀
In parte sono d’accordo con te ma credo che la violenza in Scorsese sia funzionale alla storia che lui vuol raccontare e non tanto parte del suo linguaggio…Mi spiego, nei film che tu hai indicato (tranne Casinò che ancora non ho visto) è fondante ma in altre pellicole di Scorsese (The Aviator, l’età dell’Innocenza, Il colore dei soldi, Toro Scatenato) non ce n’è quasi traccia, mente l’impronta stilistica è comune a tutti i film. Anche per questo aspetto di vedere The WOlf of WS, perchè (almeno dal trailer), sembrano pesare molto gli “eccessi” anche se non sconfinano nella violenza pura in se e per sè…La violenza di Scorsese per come la intendo io è molto spostata sul piano mentale..un pò come Kubrick.
Ad ogni modo mi pare di capire che aspettiamo tutti ardentemente TWOWS..;-)
Boh, a dire il vero io non aspetto trepidante The Wolf… Aspetto trepidante il Sinatra di Scorsese, quello sì 🙂
@paolodelventosoest: non ne so più nulla: ma lo farà, o no? A quanto pare, voleva DiCaprio nel ruolo di Sinatra…
Già è ancora nella fase progettuale… Quanto a DiCaprio, grandissimo attore ma come Sinatra non lo vedo per niente boh…
E chi vorresti? Chi? Chi? :p (vista la somiglianza e la presunta paternità, se recitasse e se recitasse bene ovviamente 😀 , chiamerei il figlio di Mia Farrow e Woody Allen, Ronan: http://bit.ly/1lIosAO )
Minchia è uguale! Non sarà mica figlio di Sinatra e la Farrow? 😉 perchè di Allen ha ben poco….;-)
Identico, chiaramente figlio della Farrow e di Sinatra, mi pare anche lei lo ammise! d Hollywood in quegli anni c’era fermento! 😀
Ma wow! Sì, è praticamente lui, ma magari recita (e canta) come un cane 🙂
Lo fece anche Paul Thomas Anderson con “Boogie Nights”, non un film violento ma a tratti scorsesiano ed anche Altmaniano. Ad ogni modo American Hustle è scorsesiano nel senso che l’ispirazione è quella ma Russell c’ha messo del suo come giusto che sia, fosse stato un copia ed incolla staremmo tutti qui a boicottare il film, credo! Come io faccio con tutti quelli che imitano Tarantino, inutili! Caratterizzazione dei personaggi, musiche, coralità tutto ciò romanda ai film di Scorsese quali Goodfellas e Casinò.
Ed io personalmente c’ho visto qualcosa anche di Donnie Brasco!