3 Recensioni su

American Assassin

/ 20176.031 voti

Il voto sarebbe un 6.5 / 9 Dicembre 2018 in American Assassin

Discreto film d’azione tratto da un romanzo (in realtà una serie di romanzi) di Vince Flynn.
Inizio traumatico che ricorda un attentato reale dell’Isis; siamo a Ibiza e Mitch Rapp (Dylan O’Brien visto nella serie di film di Maze Runner) ha appena chiesto alla sua fidanzata Katrina di sposarlo. Improvvisamente in spiaggia irrompono dei terroristi che sparano sulla folla, Katrina è una delle vittime.
Troviamo poi Mitch 18 mesi dopo che cerca di ottenere la sua vendetta.
Buon ritmo, la scena iniziale mi ha lasciato qualche perplessità ma poi il film si fa seguire. Dopo il tentativo di vendetta solitario, Mitch viene reclutato dalla Cia e addestrato da Stan Hurley (Michael Keaton) ma Mitch è abbastanza instabile, fatica a obbedire agli ordini e rischia di compromettere le missioni.
Nel resto del cast da citare Sanaa Lathan nei panni del vicedirettore della Cia, Taylor Kitsch è Ghost.

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Discreto / 1 Maggio 2018 in American Assassin

Diciamo che le premesse di questo film, almeno dal trailer, erano più o meno cariche di aspettative. Essenzialmente la trama non è poi così scontata e la mia impressione personale è che il film lascia uno spiraglio per un sequel che potrebbe essere altrettanto entusiasmante. Non è sicuramente un colossal, oviamente il voto che mi sbilancerei nel dare è un otto solamente per inquadrature e sicuramente assenza di clichè nella trama. Complessivamente un film godibile e inaspettatamente scorrevole da guardare.

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Rumori forti e ipercinetica / 22 Novembre 2017 in American Assassin

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mitch è un ragazzo sulla venticinquina in vacanza con la sua splendida ragazza in qualche posto esotico. La riprende con il telefono mentre lei si fa il bagno. Si avvicina a lei e con fare scansonato le porge un anello legato ad un cordino che funge da collana: -mi vuoi sposare- le chiede. -Si- si sente rispondere, allorché esce dall’acqua per andare a prendere due drink e festeggiare, ma proprio in quel momento un plotone di terroristi armati di mitra iniziano a sparare alla rinfusa sulla folla. Mitch è colpito, ma continua a cercare disperatamente la sua fidanzata che però è stata colpita mortalmente. Lui viene risparmiato, pur trovandosi in prossimità di uno degli attentatori. Mitch comincia la sua personale crociata contro il fondamentalismo islamico, infiltrandosi nelle sue fila per arrivare ad uno dei capi, ma la CIA lo spia già da tempo. Lo vuole arruolare in una task force di combattenti d’elité, con a capo Stan, un ex Marine. Dopo un estenuante (sia fisicamente che psicologicamente) addestramento andranno in missione per scoprire chi ha rubato una pericolosa fonte energia atomica per costruirci una letale bomba.
Il film di Michael Cuesta non riesce a tirarmi fuori molte parole per essere commentato. Non è un attentato al cinema, ma è un nulla di fatto, quasi due ore di inutilità americana passate in sala. La scena iniziale, della durata di circa dieci minuti, dovrebbe essere l’elemento emotivo che giustifica tutta la trivialità successiva, l’ora e quaranta di sparatorie, combattimenti corpo a corpo e uccisioni. Si può cercare di trovare antecedenti cinematografici a questa operazione commerciale, ma a mio parere sarebbe inutile oltre che poco interessante. La verità è che American Assassin è una storia banale confezionata in modo banale, e che usa i rumori forti e l’ipercinetica delle immagini per distrarti dalla vuotezza del contenuto. Certo che poi de gustibus non est disputandum, ma quello che vedrete è racchiuso interamente nelle due parole che ho usato prima: rumori e ipercinetica.

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