9 Recensioni su

Love & Secrets

/ 20106.4132 voti

Non pervenuto / 27 Marzo 2017 in Love & Secrets

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Personaggi mal caratterizzati, sviluppo narrativo imbarazzante, gratuiti benché timidi virtuosismi tecnici (fotografia, montaggio): sul finale, con l’inutile travestitismo del protagonista (ha origini psicanalitiche? Ha qualche utilità ai fini della sua “fuga”? Informazioni non pervenute), si sfiora perfino l’involontario grottesco.
Bocciato.
Ero (e resto) incuriosita dalla serie tv documentaristica The Jinx, (https://www.nientepopcorn.it/film/the-jinx-the-life-and-deaths-of-robert-durst/) sempre diretta da Jarecki e sempre incentrata sullo stesso fatto di cronaca, ma incrocio le dita strette strette affinché sia stata realizzata decisamente meglio di questa.

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Il voto sarebbe un 6.5 / 3 Ottobre 2016 in Love & Secrets

Tratto da una storia vera, è la storia d’amore e di tormenti tra il ricco David (Ryan Gosling), figlio di un immobiliarista di successo Sanford (Frank Langella), e la bella e semplice studentessa di medicina Katie (Kirsten Dunst).
Il film ha qualche punto di contatto con il recente L’amore bugiardo, raccontando di un matrimonio con amore e segreti come suggerisce il titolo “italiano” (All good things in Originale).
All’inizio sembra una favola quella tra David e Katie; ma David subisce ancora il trauma della perdita della madre al cui suicidio ha assistito in diretta. Il ritorno a casa per occuparsi degli affari di famiglia, dopo che il padre lo ha convinto, è il primo passo del declino per David. Altre faccende, di cui non entro nei dettagli per non svelare troppo, influenzano il rapporto tra David e Katie che va deteriorandosi sempre di più.
Purtroppo il film è terribilmente ispirato dalla realtà in cui le donne subiscono pesantemente la violenza (non solo fisica in certi casi) dei loro uomini. Sono costrette, certe volte per scelta (desiderio di cambiarlo?), altre per bisogno (come nel caso di Katie che aveva bisogno del supporto economico del marito per finire gli studi), a restare accanto al loro uomo fin quando non diventa troppo tardi per poter andare via.
Nel resto del cast da citare Philip Baker Hall nei panni di Malvern Bump (la persona che David conosce quando è in fuga dai giornalisti), Diane Venora è Janet Rizzo (la procuratrice che indaga sul caso della scomparsa di Katie), Kristen Wiig è Lauren (un amica di Katie).

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Non tutte cose buone / 3 Dicembre 2013 in Love & Secrets

All Good Things o, se preferite, Love & Secrets, come è stato ribattezzato nelle sempre più assurde traduzioni italiane di titoli stranieri (ma io dico, perché non dare un titolo italiano, tanto che dovevano cambiarlo, perché stare lì a sforzarsi di trovare due parole comunque inglesi che l’ignorante – secondo loro – pubblico italiano potesse arrivare a capire), è uno dei classici esempi di quelle che vengono definite “occasioni mancate”. Perché? Perché gli ingredienti per fare un film davvero buono e di qualità c’erano tutti ma non li si è saputi sfruttare. E in questo caso, quindi, non è poi questo gran peccato che il film in questione non abbia ricevuto chissà quale pubblicità o distribuzione.
Partiamo dagli ingredienti che potevano rendere All Good Things un successo: innanzitutto il protagonista assoluto della vicenda, Ryan Gosling, attore giunto alla ribalta negli ultimi anni e oramai divo affermato del cinema statunitense apprezzato da pubblico e critica; poi gli altri interpreti, prima fra tutti Kirsten Dunst, e qui ammetto di essere leggermente di parte perché Kirsten mi piace come attrice ma prima ancora come persona e poi la trovo incredibilmente bella, graziosa… sì, insomma, molto vicina alla perfezione; poi ancora la sceneggiatura, ispirata ad una storia che, oltre ad essere realmente accaduta, ha anche scosso l’opinione pubblica americana per più di un ventennio senza però mai venire del tutto chiarita.
Ora veniamo a come questi ingredienti siano stati innanzitutto messi male insieme e poi anche in quantità sbagliate. La prima vittima è stata proprio la storia in sé. Il film, infatti, scorre chiaramente a due velocità e non riesce a prendere quota con nessuna delle due perché, fondamentalmente, quella che stava permettendo al film di farlo la si abbandona a metà in favore di un’altra che per riuscire bene avrebbe avuto bisogno probabilmente dell’intero film per svilupparsi. C’è quindi una prima parte davvero interessante, che riesce ad appassionare lo spettatore; poi c’è l’ultima mezz’ora frenetica, convulsa, dove viene messa davvero, come si suol dire, troppa carne a cuocere. Poi, ancora, c’è una prima parte in cui si pensa che ci siano due protagonisti, una storia d’amore violenta, sbagliata, e quindi tutto quello che ne seguirà; ma c’è, poi, una seconda parte in cui ci si rende conto che il vero protagonista è uno, Ryan Gosling, e che il film null’altro è se non il ritratto di un uomo malato, con reali problemi psichici, tormentato dall’esperienza infantile del suicidio della madre che mai verrà del tutto approfondito nel film.
La prova attoriale di Gosling è sicuramente buona. Il suo viso, la cui ambiguità e imperfezione in questo film è stata nettamente evidenziata, ben si presta all’interpretazione di questo genere di personaggi. Non è un caso che nella sua filmografia compaiano spesso soggetti simili. Anche pensando soltanto a film che ho visto me ne vengono già in mente due: il naziskin di The Believer e il ragazzino manipolatore in fissa con il delitto perfetto di Formula Per Un Delitto. In All Good Things, la sua gestualità, lo sguardo, sono davvero quelli di un uomo profondamente disturbato. Peccato che tutto il suo buon lavoro sia stato rovinato poi dai truccatori nelle scene che raccontano il periodo in cui Durst (questo il vero cognome dell’uomo cui è ispirato il personaggio di Gosling) si travestì da donna o peggio ancora in quelle dove appare invecchiato. Pensavo di aver visto tutto con il Johnny Depp invecchiato e tanto somigliante a Luciana Littizzetto nelle scene finali di Blow, ma dopo il Ryan Gosling invecchiato e pure travestito da donna di questo film posso davvero affermare che al lavoro infimo di un truccatore non c’è mai fine.
Quindi, come dicevo, le cose che non mi hanno convinta di questa pellicola, e che mi hanno quindi impedito di dargli un voto più alto, sono state fondamentalmente: la sceneggiatura, in alcuni punti e soprattutto nella seconda parte; il trucco di Gosling; e poi anche diverse scelte di montaggio discutibili.
Ma per quanto riguarda la prima parte del film, ovvero l’incontro tra David e Katie (i personaggi di Ryan Gosling e Kirsten Dunst), la loro vita insieme sia nella fase iniziale dell’innamoramento che in quella successiva della violenza, non posso dire altro se non che c’è davvero un’ottima narrazione e soprattutto un’altra incredibile prova d’attrice della Dunst perché il ritratto che fa di questa donna, soprattutto in alcuni passaggi, è davvero splendido, toccante, commovente, insomma coinvolgente e inoltre quanto mai attuale dato tutto il parlare che si fa in questo periodo di femminicidi et similia.
Sicuramente non era una storia semplice da raccontare, ma credo che molto sia dipeso dal regista, tale Andrew Jarecki (che in parte è stato anche sceneggiatore), e dalla sua scarsa esperienza. Forse il tutto in mano a qualche altro suo collega sarebbe certamente stato reso migliore.
Diciamo che All Good Things è servito come ennesima dimostrazione del talento di Ryan Gosling e Kirsten Dunst che hanno davvero risollevato, con due interpretazioni convincenti e talentuose, le sorti di un film che non riesce a centrare i propri obiettivi.

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4 Aprile 2013 in Love & Secrets

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Tratto da una storia vera, il film ripercorre le vicende di David e Katie, dal loro incontro casuale al matrimonio problematico fino alla misteriosa scomparsa di lei.
Non mi ha convinto fino in fondo, nonostante la presenza di Ryan Gosling (Lars e una ragazza tutta sua) e Kirsten Dunst.
Due ragioni per vederlo: la faccia imperturbabile di David in qualsiasi occasione e il suo travestimento da donna nel periodo in cui è ricercato dalla polizia.

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27 Gennaio 2013 in Love & Secrets

Mai distribuito in Italia e malamente in America, All Good Things tratta di una storia vera, l’idilliaca storia d’amore tra un imprenditore del settore immobiliare di New York e una studentessa di medicina. Improvvisamente negli anni 80 lei scompare. Il marito non viene accusato, ma nel 2000 le indagini sono riaperte e l’uomo è imputato in probabili casi d’omicidio, della moglie e di due amici dell’uomo stesso, non venendo però mai condannato e provato colpevole.
Non avevo mai sentito parlare di questo caso, sebbene ho letto che sia uno dei più famosi di New York.
Il film affronta la questione avvalorando una certa ipotesi ,cioè quella dell’uccisione di lei per mano di lui, e lei è interpretata da una adorabile e graziosissima Kirsten Dunst, e della psicosi di lui, responsabile anche degli altri due omicidi ed interpretato da solito, perfetto e trasformista Ryan Gosling. Il taglio del film è per un verso documentaristico, sebbene possa essere considerato, alla resa dei conti, un thriller basato su eventi realmente accaduti.
Ho trovato un po’ difficile accettare l’impunità di quest’uomo, perchè il film, almeno a me, è parso una accusa, e Robert Durst, il vero nome del protagonista, è ancora in vita e libero.
Bellissima la fotografia, molto blu e notturna. Ha contribuito alle atmosfere misteriose del film, che mi è parso ben girato e intrigante.

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31 Dicembre 2012 in Love & Secrets

A dispetto delle feroci critiche ricevute, l’ho trovato un buon thriller. Avvincente e mai noioso. Diretto con misura; spiazzante ed inquietante quanto basta. Il cast è ottimo: dai due protagonisti (Dunst e Gosling davvero bravi) ai magnifici comprimari (su tutti Langella e il mai abbastanza celebrato Philip Baker Hall)

11 Ottobre 2012 in Love & Secrets

Spinto dalla curiosità, ne esco un po deluso da questo film. Premesso che il protagonista assomiglia veramente troppo a Greg dei Latte e i suoi derivati e quindi mi viene sempre da pensare che farà a breve una cavolata o che inizia a cantare “E NOI A MARIO LO MENAMO…” e che da dietro potrebbe spuntare Lillo che balla nel suo stile molto sciolto, ma è proprio come è stato messo su che non tiene l’attenzione. L’inizio è lento e scontato. Poi iniziano i problemi e praticamente finisce poco dopo tutto e ne esce una piccola parte psicologica del protagonista. Ma alla fine che rimane? Il Niente. No… Francamente anche se una storia vera non valeva la pena conoscerla. Le persone non si conoscono mai fino alla fine ma neanche a questo punto interessava poi così tanto conoscerlo… Di storie più interessanti credo ce ne siamo molte. Questa non lo è.
Bocciato!

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1 Ottobre 2012 in Love & Secrets

Non ci siamo proprio. Sebbene le interpretazioni di Ryan Goosling e Kirsten Dunst siano buone (anche se molto al di sotto dei recenti standar di entrambi, Drive per lui e Melancholia per lei) e il veterano Langella sia un elemento solido ed affidabile, il film ha un ritmo volutamente lento e annoiante. Il fatto che sia una storia vera impone di seguire una trama che probabilmente non meritava un passaggio cinematografico e relega il film ad un ruolo di secondo ordine.
Il giudizio più ovvio è che non ce n’era bisogno e non c’è nulla che brilli a tal punto da far pensare che tra la sabbia c’è qualcosa di prezioso.

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19 Settembre 2012 in Love & Secrets

Come si conosco poco le persone….anche se le amiamo.
Fino a che punto possono arrivare le persone?! Fino a distruggere ogni cosa.

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