boom / 26 Febbraio 2017 in Alienween

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Vi spiego quello che è per me Alienween di Sfascia.

Durante la notte di Halloween, un trio di amici si riunisce per una serata a base di droga e prostitute. Le prostitute vengono offerte da un bel tenebroso puntualissimo, la droga da un quarto individuo che li sta raggiungendo. Mentre sta per arrivare alla casa assiste alla caduta di un meteorite. Sta beatamente per i ca**i suoi quando dal meteorite esce un alieno, fatto benissimo e in modo artigianale come il cinema di genere vuole, che gli “schizza” addosso la sua bava.

La scena viene gustata, da un auto poco distante, dalla fidanzata di uno dei tre amigos precedentemente citati. La ragazza infatti crede che il fidanzato le stia mettendo le corna. Finalmente un rapporto basato sulla fiducia e sulla lealtà. Dopo aver massacrato a colpi di calci e pugni vari Il ragazzo che è stato “cummato” dall’alieno raggiunge i tre amigos… ma oltre a portare con sé la droga, non sapendo di essere stato infettato, porta con sé il “morbo”. In pochi minuti si scatenerà l’inferno.

Il film è semplicemente una carneficina. Le sequenze in cui si respira l’aria di un film horror – fantascientifico sono copiose, come copiose sono le scene in cui è il sangue il vero protagonista. Sangue che scorre ad ettolitri. Sono rimasto molto soddisfatto, ci lamentiamo spesso che in Italia non si fanno quasi più questi film, poi fanno Alienween (che non è un capolavoro e non ha la presunzione di volerlo essere) che regge benissimo la botta, che è stato realizzato con 6000 euro, che alla fine ti diverte e su IMDB viene massacrato e marchiato con un misero 4.

Quando valutano un film, come lo valutano?

Girato prevalentemente all’interno di quattro mura, rimandando a un certo tipo di cinema (Peter Jackson, Fulci, Sam Raimi, Tsukamoto, ma pure a Cronenberg), Alienween non è solo un film horror e fantascientifico, è una storia d’amore tenera, impossibile e depressiva. Ma è anche una lotta alla sopravvivenza con scene splatter e demenziali. Insomma, una contaminazione di generi che non vedevo dai tempi di Storia di fantasmi cinesi*

Sfascia e tutta la sua banda hanno realizzato una piccola perla con un budget parecchio low, un film che intrattiene e che ti fa fare pure due risate. Le scene coi pupazzoni sono fatte benissimo, sono credibilissime e strizzano l’occhio ai mitici anni ’80. Secondo me, ma prendete con le pinze quello che sto dicendo, la scena finale tutta è contaminata dal cinema giapponese alla Tetsuo e poi ci sono due personaggi potentissimi in Alienween: quello interpretato da Favilla, che per me è il Bruce Campbell di noialtri, e quello interpretato da Giulia Zeetti che è superpotente.

E SPOILER i 10 secondi alla fine del film mi puzzano di Ken Shiro e spero che ci sia un Alienween 2 pieno di desolazione e di riscatto. FINE SPOILER

Se volete il parere da uno che apprezza Commando come Paese del silenzio e dell’oscurità, Alienween è il film da vedere e far vedere, con Alienween ci si spacca a me**a come in un festino a base di pappa, bumba, briscola e gnagna. Tanta gnagna.

6000 euro.
Per me sono dei campioni.

DonMax

*in un’intervista per Movie Mag Sfascia dirà che è tra i suoi tre film preferiti

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