Recensione su Alien: Covenant

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Tollerabile solo per un’ora / 5 Settembre 2017 in Alien: Covenant

Il film è tollerabile fino allo scadere della prima ora: non originalissimo ma non privo di una certa suspense, e con le azioni sul pianeta misterioso che risultano abbastanza dinamiche. Ma all’apparizione di un certo sopravvissuto del film precedente (Prometheus) tutto deraglia: la trama diviene prevedibilissima, con una «sorpresa» finale talmente ovvia da far pensare per un attimo allo spettatore che il regista lo stia inducendo volutamente in errore; Michael Fassbender gigioneggia atrocemente, tra lezioni di flauto dolce e filosofia da scienziato pazzo; il tutto è dominato da una sensazione opprimente di dejà-vu, visto che ci viene somministrarto un centone dei film precedenti della serie, con situazioni ricalcate pedissequamente. Sarebbe ora di staccare la spina a questa serie oramai comatosa, ma temo che dovremo sorbircene chissà quante altre puntate.

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