10 Recensioni su

Alice nel paese delle meraviglie

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Che noia le canzoni / 24 Marzo 2020 in Alice nel paese delle meraviglie

Il libro di Carroll è uno dei miei preferiti.
Il film Disney tutto sommato ne ricrea l’amabile follia, soprattutto esteticamente, con un’animazione che resta secondo me di alto livello artistico anche a distanza di più di mezzo secolo.
Ma troppe canzoni noiose, poca brillantezza narrativa e un finale troppo brusco.

Insomma / 18 Gennaio 2019 in Alice nel paese delle meraviglie

Uno dei film d’animazione della Disney, insieme a Biancaneve, a non avermi mai presa troppo.
Anche se in realtà la storia originale di Alice la adoro, stessa cosa per il film di Tim Burton e il suo sequel.

Trip made in Disney / 26 Novembre 2017 in Alice nel paese delle meraviglie

Da piccino non ci capivo assolutamente niente, riguardandolo ora, ovviamente, le cose si sono fatte più chiare. Ma neanche troppo a dirla tutta. Credo che la storia comunque sia conosciuta da tutti, così come i personaggi diventati mitici (e ripresi, in modo non proprio esaltante, anche recentemente da Burton). I disegni e le animazioni sono davvero ben fatti, ed il film è comunque piacevole da guardare. Tuttavia, si raggiunge un livello di assurdità sempre elevatissimo, roba veramente da trip di allucinogeni (o almeno credo, non è che ho provato). Fatto sta che è un film importante e storico, però, per quanto mi riguarda, non un capolavoro assoluto ed imprescindibile da parte della Disney. Detto questo, il film è ampiamente sufficiente, ci mancherebbe altro. Solo che il non-sense la fa troppo da padrone.

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la storia della mia vita / 20 Settembre 2014 in Alice nel paese delle meraviglie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

la storia della mia vita.. cartone animato che riproduce la favolosa opera di non-sense vittoriano del genio di Lewis Carroll. Alice, piccola giovane borghese, nonostante lo strano mondo in cui si imbatte, continua a mantenere ed utilizzare le sue buone maniere borghesi ed il suo insulso galateo tipico della ipocrita società vittoriana che Carrol disprezza. Da del lei allo stregatto, chiede scusa al brucaliffo e continua disperatamente a voler tornare a casa, nel suo mondo, Inghilterra vittoriana(1837-1900) società dei non-sense: dove le fabbriche piene di povera gente aumentano e la città mantiene e accresce la sua sfarzosa ricchezza della corte della regina Vittoria, la regina di Cuori. il magico mondo delle meraviglie nel cartone prende vita diventa protagonista mantenendo il non-sense magico di Carroll.

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3 Maggio 2013 in Alice nel paese delle meraviglie

io ODIO Alice nel paese delle meraviglie.

27 Gennaio 2013 in Alice nel paese delle meraviglie

Il lungometraggio Disney del 1951 è un classico che ho visto e rivisto parecchie volte. Sempre su qualche tv locale, in italiano e in scarsa qualità. Riscoprirlo a 1080p e in lingua me lo ha fatto apprezzare 10 volte di più, sebbene lo annoverassi già tra i miei classici Disney preferiti ( anche per un certo affetto nei confronti degli stupendi libri e perchè, chiamandomi io stessa Alice, quasi mi ci sento più legata). Le tantissime canzoni ( uno dei rari casi in cui non mi infastidiscono), sono molto più divertenti ( per i giochi di parole di Carroll) e coerenti in lingua e i nomi dei personaggi ,cambiati nella versione italiana, sono quelli fedeli ai libri.
Mi è piaciuto immergermi nei colori e nelle riverenze della piccola Alice, nella quale mi sono sempre immedesimata, e in un film che opera una sintesi ammirevole di “Nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”.

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19 Ottobre 2012 in Alice nel paese delle meraviglie

Tutto sommato è carino.
Da bambino, però, il mio desiderio più grande era strozzare la doppiatrice di Alice e quell’assurda vocetta stridula che si ritrovava.

Ansia. / 19 Aprile 2012 in Alice nel paese delle meraviglie

Ansia, ansia, ansiaaaa!

Alice. / 27 Febbraio 2012 in Alice nel paese delle meraviglie

Il senso del non senso.
Elogiato dallo stesso Mr Disney come uno dei suoi lavori meglio riusciti (e il film Disney con piu` personaggi che intervengono, basta pensare alla scena del giardino e dei fiori canterini).
Il fatto e che lo adoro. Il film, il libro. Tutto tutto tutto.
Mi piace e basta. Non bisogna per forza essere bambini per apprezzare un cartone animato. Che poi e un ‘capolavoro d’animazione’.. 🙂

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7 Febbraio 2012 in Alice nel paese delle meraviglie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

piccola Alice sta seguendo la noiosa lezione di storia tenutale dalla sorella Anna, quando all’improvviso la sua attenzione viene attratta da un bizzarro e misterioso coniglio bianco che corre dicendo di essere in ritardo; la bambina lo segue e quando lui entra nel buco di un albero, anche lei vi scivola dentro, finendo in un tunnel che sbuca nel fantastico Paese delle Meraviglie. Qui Alice, mentre cerca il coniglio, vivrà mille avventure bizzarre con personaggi come il Cappellaio Matto, lo Stregatto, la Regina di Cuori, il Leprotto Bisestile, Pinco Panco e Panco Pinco.Ma non sarà solo un sogno?

La versione Disney della celebre fiaba di Lewis Carrol, condensata in due libri ( LE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE- 1865- e LE AVVENTURE DI ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO, pubblicato anche con il titolo ATTRAVERSO LO SPECCHIO E QUEL CHE ALICE VI TROVO’- 1867)è un cartone che non ha avuto molto successo di critica e pubblico, ingiustamente.
Lo ammetto, io sono di parte: Alice e il suo viaggio fantastico sono tra gli “amori” della mia infanzia che durano tutt’ora. Sentire la colonna sonora del film, vedere le immagini della fiaba ( versione Disney e non) provoca in me emozioni indescrivibili. Però ritengo che chi ha criticato duramente questo film l’abbia fatto in modo troppo superficiale.
Innanzitutto le critiche puntano alla superficialità di storia e personaggi, senza considerare che, oltre a essere il condensato di due libri, il testo scritto da Lewis Carroll è basato su giochi di parole, regole matematiche e linguistiche difficilissime e molto particolari ancora adesso di difficile traduzione in altre lingue, e nella stessa lingua madre di non facile comprensione. Tant’è vero che la storia viene spesso proposta come fiaba ai bambini, ma in versione ridottissima rispetto al romanzo originale. Quindi il tentativo di realizzare una trasposizione cinematografica della storia in versione cartoon è stato sicuramente lodevole, soprattutto considerando che la lavorazione del film, iniziata nei primi anni ’40 e interrotta a causa della guerra,fu molto difficoltosa proprio dal tentativo di essere fedeli allo spirito originale della storia.
Il risultato è un film coloratissimo e divertente, con i personaggi principali abbastanza fedeli a quelli della storia originale, seppur la storia fondamentalmente sia un insieme di episodi a sé stanti con unico legame la presenza di Alice, personaggio simpatico anche se a tratti appare un poco saputello e petulante; ma bisogna pensare che Alice tenta di portare un po’ di logica in un mondo basato appunto sull’assenza di essa e delle regole fondamentali del vivere comune.
Bellissima colonna sonora, molto elaborata e accurata anche nella versione italiana ( con doppiaggio che comprendeva anche Trio Lescano e Quartetto Cetra, due dei gruppi più quotati all’epoca) soprattutto nella scena dove Alice canta assieme ai fiori e nella fantastica introduzione.
Io lo adoro, inutile ripeterlo!

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