Lucida e violenta follia / 26 Ottobre 2013 in Aku no Kyôten

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

A cavallo tra il thriller e lo splatter, ma senza rinunciare ad una discreta dose di psicologico, Lesson Of The Evil è un’opera cruda (non ci si poteva aspettare diversamente dal regista di Ichi The Killer), pervasa da un alone di lucida follia, talmente persistente da spingere lo spettatore nell’angolino più piccolo della sua poltrona. Il film si può sostanzialmente dividere in due parti: la prima, più legata ad una funzione introduttiva dei personaggi, e la seconda, un’autentica esplosione di violenza. Questa divisione a mio parere non è casuale, ma creata per evidenziare la dualità contrastante del protagonista, Hasumi Seiji. Da una faccia della medaglia abbiamo infatti il professore apprensivo, disponibile e rispettato da tutti, mentre dall’altra abbiamo la mente spietata e fredda, mossa interamente da sensazioni estraniate dal mondo reale, nonché autrice di gesti terribilmente inverosimili.
Una pellicola ottima dunque ma non esente da piccole pecche. In una prima parte narrativamente piuttosto lenta, vi è una caratterizzazione dei vari personaggi ridotta al minimo, e che non viene approfondita quasi per nulla. Nemmeno il protagonista, nonostante sia quello più tutelato sotto questo punto di vista, vanta una psicologia completamente costruita, lasciando allo spettatore qualche piccolo buco nella comprensione totale della sua psiche. Ma forse si può chiudere un occhio su questo, vista la natura particolarmente controversa del personaggio
Da apprezzare tantissimo invece la seconda parte, ricca di uno splatter non eccessivo, ma talmente esagerato e talmente amalgamato all’atmosfera della pellicola da risultare perfettamente godibile. (SPOILER) Quasi poetica la scena delle “esecuzioni” sulle scale, condita da una musica che si estranea dal resto della colonna sonora della pellicola e dà alla sequenza un piccolo tocco di pulp. Bellissima inoltre la citazione, neanche troppo nascosta, a Scarface, quando Hasumi cerca gli studenti nelle classi, quasi a voler richiamare dolcemente la follia del momento.

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