Senza santi in paradiso
/ 20136.016 votiTexas, anni Settanta. Bob e Ruth, marito e moglie, vengono arrestati, dopo una sparatoria in cui è rimasto ferito un agente di polizia. Benché la colpa sia di Ruth, è Bob a prendersi ogni responsabilità: la giovane donna, incinta, viene rilasciata, mentre Bob viene condannato. Dopo 4 anni di carcere, l'uomo tenta di evadere, per rivedere Ruth e conoscere finalmente sua figlia.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Ain't Them Bodies Saints
Attori principali:
Rooney Mara
Casey Affleck
Ben Foster
Keith Carradine
Kennadie SmithJacklynn Smith, Nate Parker, Robert Longstreet, Charles Baker, Augustine Frizzell, Kentucker Audley, David Zellner, Turner Ross, Rami Malek, Will Beinbrink, Frank Mosley, Steve Corner, Annalee Jefferies, Gwen Waymon, Artist Thornton, Richard Jackson, Johnny Horn, Heather Kafka, Susy Duggins, Wyatt James Stafford, Mostra tutti
Regia:
David Lowery
Sceneggiatura/Autore: David Lowery
Colonna sonora: Daniel Hart
Fotografia: Bradford Young
Costumi: Malgosia Turzanska
Produttore: Bob Weinstein, Harvey Weinstein, Mark Burg, Amy Kaufman, Cassian Elwes, Lars Knudsen, Jay Van Hoy, Fredrik Malmberg, James M. Johnston, Jesse Kennedy, Toby Halbrooks, Daniel Wagner, Logan Levy, Michael Menchel, Mark Levinson
Produzione: Usa
Genere: Drammatico
Durata: 96 minuti
Dove vedere in streaming Senza santi in paradiso
Gli omaggi al cinema di Malick, a partire da I giorni del cielo, sono ovvi: il giovane criminale e la sua compagna, le passioni semplici e intense, l’America povera e rurale dai grandi spazi aperti. La narrazione pacata si fa apprezzare, come pure la recitazione di Rooney Mara. Se non fosse per una certa esilità di fondo, il film avrebbe meritato ancora di più.
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Ain’t Them Bodies Saints è la storia lineare e riflessiva di una coppia truffaldina, divisa a inizio film e per tutto il tempo in contatto tramite lettere. I protagonisti sono Rooney Mara e Casey Affleck, il terzo è un azzeccato Ben Foster. Dalla prima scena, molto bella, si capisce che il regista (David Lowery) ci sa fare e che l’impronta Malickiana nel girare all’aperto, regalando grandi paesaggi, sarà la cifra del film. Chiaramente il paragone si ferma qua, dato che la storia vira poi su altri binari e fin dalle musiche utilizzate, siamo su altri fronti, il western moderno magari. La dimensione prevalentemente atemporale ( i vestiti indossati dai protagonisti potrebbero essere attuali o di altri decenni, le macchine potrebbero essere semplicemente vecchie e non vediamo mai una tv o un telefonino) racchiude le vicende in uno spazio isolato e dando molto spazio alla recitazione espressiva, emerge la bravura e la comunicatività di Rooney Mara; anche gli altri sono bravi, ma come buca lei lo schermo, nessun’altro a mio parere. Se esteticamente è ben fatto, la storia risulta più debole e abbozzata, poco attenta agli antecedenti e un po’ fine a se stessa. E’ un film breve, ma soffre di una certa lentezza.
Da vedere e apprezzare per le prove attoriali, la bella regia di un regista ancora poco noto e le atmosfere azzeccate.
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