Gianni Agnelli (1921-2003) è stato un importante industriale italiano, a capo di una nota dinastia famigliare, ma anche un personaggio glamour e affascinante, considerato icona di stile e noto per le sue conquiste femminili.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Agnelli
Attori principali: Gianni Agnelli, Edoardo Agnelli, Marella Agnelli, Maria Sole Agnelli, Enrico Berlinguer, Bruno Bischofberger, Marina Branca, Contessa Cristiana Brandolini, Ruy Brandolini, Leonid Brezhnev, David Brinkley, Mario Calabresi, Carlo Callieri, Marella Caracciolo Chia, Nicola Caracciolo, Valerio Castronovo, Clementine Churchill, Randolph Churchill, Winston Churchill, Marina Cicogna, Jennifer Clark, Roger Cohen, Bob Colacello, Furio Colombo, Michel David-Weill, Carlo de Benedetti, Annette De la Renta, Robert Dilenschneider, Alain Elkann, Ginevra Elkann, John Elkann, Lapo Elkann, Gerald Ford, Gianluigi Gabetti, Muammar Gaddafi, Valentino Garavani, Giorgio Garuzzo, Jas Gawronski, Giorgio Ghiglieno, Pamela Harriman, Reinaldo Herrera, Adolf Hitler, Caroline Kennedy, Jacqueline Kennedy, John F. Kennedy, Richard Kershaw, Henry Kissinger, Giulio Marconi, Ezio Mauro, Aldo Moro, Anna Mucci, Benito Mussolini, Diego Novelli, Paolo Pejrone, Jean Pigozzi, Queen Elizabeth II of the United Kingdom, Lee Radziwill, Isabella Rattazzi, Lupo Rattazzi, Gianni Riotta, Jackie Roberts, Cesare Romiti, Morley Safer, Sally Bedell Smith, Taki Theodoracopulos, Stuart Thornton, Vittorio Valletta, Vendeline Von Bredow, Diane von Fürstenberg, Frecky Vreeland, Mostra tutti
Regia: Nick Hooker
Colonna sonora: Paul Cantelon
Fotografia: Sofian El Fani, Wyatt Garfield
Produttore: Graydon Carter, Carly Hugo, Matthew Parker, Annabelle Dunne
Produzione: Italia, Usa
Genere: Documentario, Biografico
Durata: 104 minuti
Dove vedere in streaming Agnelli
Documentario certamente ben confezionato ma tanto, troppo indulgente con la figura che racconta. E lo è, indulgente, facendo finta di non esserlo, così da cadere quindi nell’agiografia più subdola.
Tutte le caratteristiche deprecabili di Agnelli sono esaltate tante da farle risultare mero vezzo di una personalità eccentrica. Nessuna voce fuori dal coro, nessuna. Pure il sindacalista, uno dei capi degli scioperi dei lavoratori FIAT, sembra (forse col lavoro di montaggio?) esaltare Agnelli più di quanto detesti ciò che “l’avvocato” rappresentava.
Il tutto si può riassumere come il racconto di una guerra tra capitalismo e socialismo, in cui Agnelli ha rappresentato uno dei baluardi di coloro che il documentario non nasconde di ritenere i “buoni”.
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