Recensione su Fuori orario

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Le ore piccole / 12 Settembre 2017 in Fuori orario

Un viaggio notturno metropolitano che assomiglia a un sogno, forse lo è, forse invece è una lunga allucinazione, condensando gli ingredienti più sapidi del noir, del mystery, dell’entrapment onirico (quasi dalle parti di Lynch). Scorsese non smetterà mai stupirmi. Wow! L’omino Griffin Dunne (non ha mai sfondato, io lo ricordo bene ne ‘Il lupo mannaro americano a Londra’) è fantastico nella sua pusillanimità bonaria, la classica vittima di femme fatale, anche se stavolta la controparte femminile non si rivela tale – stupenda Patricia Arquette, in un ruolo molto doloroso. Ma quanto è bella la New York piovosa e notturna di Scorsese, abitata dai bizzarri personaggi scritti da Joseph Minion (altro dimenticatissimo, ma sul suo script pesò lo scandalo del plagio), in cui si respira perfettamente quella sensazione che tutti noi abbiamo provato qualche volta nella vita, quella sonnolenza accovacciata sulla nostra testa, mentre ci aggiriamo a fare le “ore piccole”

1 commento

  1. rasko / 12 Settembre 2017

    Davvero un film pazzesco! Il mio preferito di Scorsese ex aequo con Taxi Driver

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