Recensione su Il ladro di orchidee

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13 Gennaio 2013

Spike Jonze porta sullo schermo il blocco che lo stesso Charlie Kaufman ebbe durante la scrittura di questo film, che in origine prevedeva l’adattamento dal romanzo della Orlean. La pellicola è vittima però delle stesse debolezze che rappresenta, si perde troppo cadendo nel grottesco e non chiarisce dove voglia arrivare, tendendo, nel complesso, ad annoiare.

2 commenti

  1. thomasanderson / 23 Gennaio 2014

    un metafilm sul processo di adattamento di una fonte cartacea in immagini su pellicola ma anche di adattamento dell’essere umano a differenti situazioni ed eventi. inizialmente ideato come vera e propria trasposizione, il geniale Kaufmann ha voluto far del suo Ladro di Orchidee un film sui sentimenti, sulle emozioni e sulle relazioni che intercorrono tra diversi individui e tra individui e concetti. in perfetto stile Spike Jonze il film presenta diverse allucinazioni filmiche, a cominciare dalla tematica postmoderna della storia-dentro-la-storia per finire col doppio ruolo di Nicolas Cage, nei panni dello stesso Charlie Kaufmann e del fratello gemello Donald, mai esistito, ma mai più reale nel film. sicuramente non per tutti i palati, a tratti lento, a tratti riflessivo e introspettivo per sorprendere con una coda da thriller. bravi gli interpreti e il protagonista, chiamato a rappresentare le ossessioni, i dubbi e i conflitti dello sceneggiatore, rispecchiando nel suo gemello le inquietudini e le forme del successo cinematografico. non eccellente ma interessante.

  2. Cekko / 9 Febbraio 2015

    Nicolas Cage è il solito dito ar c**o, insopportabile, sembra sempre appiccicoso, viscido, sudato…mette i brividi. E’ capace di rovinare un film anche più di Keanu Reeves.

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