Spreco di potenziale / 16 Febbraio 2016 in Absolute Beginners

Un pasticciaccio sconclusionato: pur essendo un musical (al genere, concedo molte libertà) e pur avendo al proprio arco frecce come Sade e Bowie (tralascio appositamente Patsy Kensit, sulle cui doti canore, per tacere di quelle recitative, ho sempre nutrito forti remore), il film di Temple (tratto da un romanzo altrimenti ben inquadrato in un contesto storico e sociale di cui questo adattamento cinematografico sembra non riprodurre il minimo afflato) è al limite della fruibilità.
Ripenso alla sequenza in cui compaiono i rockabilly, per esempio, e, pur tentando di inquadrarla nella struttura del musical tout court, ancora me ne domando il senso e mi stupisco di quanto sia stata mal rappresentata.

In generale, quel che mi ha lasciato più perplessa è la visione estetica in puro stile anni Ottanta degli anni Cinquanta.

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