Recensione su A Star is Born

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Gaga, ooh-la-la / 15 Febbraio 2021 in A Star is Born

Guardando questo film, mi sono annoiata moltissimo.
Storia trita, film banale nella messinscena e inverosimilmente lungo (135 minuti), peraltro come un paio delle precedenti versioni cinematografiche di A Star Is Born (1976: 139 minuti; 1954: 154). Possibile che una trama così esile debba allungarsi, allungarsi, allungarsi fino a raggiungere minutaggi come questi? Mah (Barbra, non t’offendere, eh).

Lady Gaga attrice, meh (anche nei videoclip, mi ha sempre fatto sorridere quando “recita”: a questo proposito vedasi quello di You and I, dove si veste e imparrucca da maschio e, va beh, prova a interpretare un ragazzo, con ben poca ironia e risultati formali da recita in cucina). Però, quando non solo in questo film canta ispirata, spostatevi, pardon, permesso, perché -lì- a me sembra spaventosamente sincera e credibile.
Ed è nella sincerità (anche di Bradley Cooper, sempre abbastanza defilato, nonostante tutto, per lasciar spazio a Gaga) che trovo l’unico pregio del film, molto artefatto e forzosamente romantico (l’amico gay che la segue fedele, che vede in lei la superstar ma che non ha nessunissimo peso narrativo, santa zeppola, che cliché puerile).

Per il resto, uff, che vecchiume.

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