Recensione su A Quiet Place - Un posto tranquillo

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Aridateme Kevin Bacon / 16 Dicembre 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sarà che, da ragazzina, ho visto un sacco di volte Tremors in tv, ma questo A Quiet Place non mi ha entusiasmato, né spaventato particolarmente. La traccia narrativa, infatti, è molto simile a quella del film di Ron Underwood con Kevin Bacon per farmi gridare alla novità. Lo sviluppo della vicenda, poi, mi è sembrato particolarmente telefonato e zeppo di cliché, per farmi stare aggrappata al bracciolo del divano dall’inizio alla fine.
Anche l’idea che il pericolo arrivi da un elemento incontrollabile (il rumore) mi è sembrata “vecchia”. Secondo me, nonostante i difetti del film, è stata già usata molto bene da M. Night Shyamalan in E venne il giorno.
L’unico dettaglio di interesse (per me) è la rappresentazione dell’adattamento dell’uomo a una condizione forzatamente innaturale: come evitare di fare rumore?

Insomma, la seconda prova alla regia di John Krasinski è dignitosa, ma per niente epifanica o innovativa, anche dal punto di vista formale e tecnico.

Quindi, a parer mio, vada per la quasi-sufficienza e bona lì (sperando che non venga realizzato davvero un inutile sequel in cui -immagino in maniera molto elementare- le impavide donne di casa, novelle eroine western con Winchester alla mano, fanno il mazzo ai mostrilli dall’udito finissimo).

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