9 Recensioni su

A Quiet Place - Un posto tranquillo

/ 20186.7233 voti

Aridateme Kevin Bacon / 16 Dicembre 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sarà che, da ragazzina, ho visto un sacco di volte Tremors in tv, ma questo A Quiet Place non mi ha entusiasmato, né spaventato particolarmente. La traccia narrativa, infatti, è molto simile a quella del film di Ron Underwood con Kevin Bacon per farmi gridare alla novità. Lo sviluppo della vicenda, poi, mi è sembrato particolarmente telefonato e zeppo di cliché, per farmi stare aggrappata al bracciolo del divano dall’inizio alla fine.
Anche l’idea che il pericolo arrivi da un elemento incontrollabile (il rumore) mi è sembrata “vecchia”. Secondo me, nonostante i difetti del film, è stata già usata molto bene da M. Night Shyamalan in E venne il giorno.
L’unico dettaglio di interesse (per me) è la rappresentazione dell’adattamento dell’uomo a una condizione forzatamente innaturale: come evitare di fare rumore?

Insomma, la seconda prova alla regia di John Krasinski è dignitosa, ma per niente epifanica o innovativa, anche dal punto di vista formale e tecnico.

Quindi, a parer mio, vada per la quasi-sufficienza e bona lì (sperando che non venga realizzato davvero un inutile sequel in cui -immagino in maniera molto elementare- le impavide donne di casa, novelle eroine western con Winchester alla mano, fanno il mazzo ai mostrilli dall’udito finissimo).

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Silenzio in sala / 12 Dicembre 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Buon thriller/horror post apocalittico.
89° Giorno, inizialmente non si sa di cosa. Troviamo una famigliola (genitori e tre figli) in un supermercato, paesaggio un po’ desolante, è successo qualcosa di grave. La famiglia cerca di non fare rumore; pian piano si comincia a intuire che c’è stata un’invasione aliena e questi “mostri” sono ciechi ma attaccano le vittime grazie al loro sensibilissimo udito capace di captare il minimo rumore.
L’immagine più inquietante è quando il bimbo più piccolo prende uno shuttle giocattolo a pile, il padre glielo strappa di mano perchè il rumore (il suono) potrebbe attirare gli alieni, toglie le pile dall’astronave e posa il tutto su un banco. La sorella, presa da compassione, dà segretamente l’astronave al bambino ma senza le pile che però il bambino fissa col dubbio. Si capisce come purtroppo andrà a finire ma in quell’inquadratura delle batterie c’è tutta la paura e l’intuizione dello spettatore per lo sviluppo futuro.
Il film prosegue con un buon ritmo, pochissimi dialoghi (con il linguaggio dei segni oppure a voce sussurrata se c’è una fonte più rumorosa nelle vicinanze), alcune scene d’azione e analisi dei personaggi. Infatti Regan, la figlia sorda, si sente in colpa per la morte del fratellino e pensa che il padre (John Krasinski anche regista del film) non l’ami più; la madre, Evelyn (Emily Blunt), è incinta e si possono solo intuire le difficoltà della sua situazione. Infatti pensate solo a una donna incinta che al momento del parto deve cercare di non fare rumore per non attirare l’attenzione delle creature.
Nessuna spiegazione sul prima, da dove sono arrivate queste creature; mentre si parla (ma forse è già realtà) di un possibile seguito visto il successo avuto negli Usa mentre da noi ne ha avuto meno.

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Un silenzio davvero inquietante! / 26 Settembre 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

Una buona storia questa qui! Anche se prende molte idee da “Cloverfield” l’idea resta abbastanza originale, trascinandoci in un silenzio inquietante e pieno di paura.
Una buona regia, incalzante, cauta al punto giusto, e anche gli attori sono discreti.
Senza dubbio da vedere, e ci starebbe bene anche un prequel, anche se sarebbe più simile a molti altri rispetto a questo qui
7/10

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pros & cons / 24 Agosto 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

Simpatico , ma poggia sul nulla / 23 Luglio 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Bella l’idea. E non c’era attrice migliore della Blunt , per la parte. Brava ed espressiva.
però dai, per favore, ci sono dei buchi grossi come crateri di Giove:

– il rumore attira i mega mostri… andiamo a vivere in mezzo al bosco dentro una catapecchia ???
Troppo facile in città?magari in un grattacielo mega galattico o in una ex-banca o cmq edificio governativo ultra protetto e insonorizzato?

– moglie incinta che da un momento all’altro partorisce in queste condizioni……..quale periodo migliore per andarsene via in una meravigliosa avventura padre&figlio !!! E lasciarla pressochè sola con la figlia sorda.
Ma dai

– all’inizio , quando l’allegra carovana torna a piedi dall’emporio la fila vede come ultimo…il bimbo.
Viviamo circondati da mostri incredibili…ma lasciamo per ultimo , come chiudi-fila , un bambino di 3-4 anni. Non uno degli adulti , il più piccolo…
Per favore

– si scopre che i l’allegra famigliola ha anche delle armi. Usarle prima dei 479 giorni trascorsi, pareva brutto???
Sparare prima ai mostroni , anzichè aspettare che entrassero in casa e improvvisare…?
too easy.

Insomma il film è carino anche se in qualche frangente, soporifero.
però , non bisogna farsi troppe domande , se no ci si rende conto che è un bel castello di carte.

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Una parola: ansia. / 14 Luglio 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

Il film inizia con un colpo di scena che lascia a bocca aperta, e termina con un finale altrettanto sconvolgente. In mezzo sono presenti scene che provocano un’ ansia profonda allo spettatore, rendendo questo film un ottimo horror. Se proprio devo trovare il pelo nell’uovo si può dire che manchi una trama complessa, con un intreccio vero e proprio. Tuttavia il film è assolutamente godibile e riesce nel suo intento. Per essere una pellicola in cui nessuno parla dall’inizio alla fine, si merita un bell’otto.

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L’oblio del silenzio. / 24 Maggio 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

Nella comune accezione del termine ( horror ), l’opera di Krasinski, si prospetta come pellicola sui generis, pur annoverando tra le sue fila più e svariati topoi.
Krasinski realizza quasi due film. Uno silente, meditabondo, che si dipana in uno spaccato di vita familiare dedito al più basilare degli istinti, la sopravvivenza. Un ritratto distopico che esilia il suono, ma non il linguaggio, inteso nel suo valore semantico.
Una prima parte che risulta più riflessiva, ed elegante, sondando con le emozioni e le più ancestrali paure, quasi un senso inesplorato di esistenza, mai così aleatorio e incerto.
Qui si incastra una seconda parte meno elaborata, ma più funzionale, soprattutto a quell’intreccio narrativo che vede perdurare la speranza e il senso di appartenenza alla famiglia.
Le tensioni non mancano, ma vengono quasi sempre smorzate da risvolti ed esiti prevedibili.
In definitiva un horror che cattura, forse esaltato un po’ troppo dalla critica americana ( come per Get Out ), ma che riesce a trovare un suo spazio e una sua collocazione, specialmente in un genere sempre più limitato.

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Il rumore nemico numero uno dell’umanita. / 28 Aprile 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

Il suono come nemico numero uno. In una società dove ormai il silenzio è diventato più prezioso dell’oro rendere una semplicissima parola la causa della fine dell’umanita’ è una scelta molto coraggiosa quanto intrigante.
Il regista John Krasinski focalizza un intero film su un nucleo familiare (madre, padre e tre figli) nella loro disperata lotta contro degli alieni che hanno già sterminato quasi l’intera razza umana.
Il risultato è un film inquietante e ansiogeno, con picchi di drammaticità e di tensione mai però estremizzate.
La recitazione è quasi interamente gestuale ma di grandissima intensità(il finale invece è un po’ deludente).
Alla fine visto quello che c’è in giro questo horror fantascientifico è una boccata d’aria.

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Si poteva fare di più / 16 Aprile 2018 in A Quiet Place - Un posto tranquillo

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Essenzialmente è un film la quale tematica se ben sviluppata avrebbe potuto rendere parecchio. In effettivo il film ha una prima parte nella quale non succede quasi nulla, premesso che la maggior parte delle scene è per ovvi motivi con sottotitoli e in assoluto silenzio. Durante la seconda parte le scene diventano più esplicative, c’è un minimo di movimento e il film arriva all’epilogo finale. Purtroppo però sebbene il tempo per ampliare una storia simile non giochi a favore la trama non viene contestualizzata, non si capisce perché loro non possono andare via, non si spiega bene cosa/chi sono gli esseri, e per finire il film ha un finale totalmente inconcludente.
In sostanza si poteva sviluppare il tutto meglio, senza dilungarsi su particolari inutili o magari tralasciare dettagli invece più rilevanti.

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