Recensione su Una commedia sexy in una notte di mezza estate

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Una commedia sexy in una notte di mezza estate: curiosa commedia romantica / 16 Gennaio 2015 in Una commedia sexy in una notte di mezza estate

Curiosamente, Allen fa un’incursione nell’universo shakespeariano con una commedia romantica a suo modo originale, che mescola alcuni elementi dell’immaginario alleniano (una middle class che sconfina quasi nell’upper, composta da professionisti, studiosi, pensatori e donne intellettualmente stimolanti e sessualmente libere) con caratteri desunti da atmosfere fantasy ed un’estetica generale che ha saputo ricordarmi, con mio stupore, I cancelli del cielo di Malick. Molto bella, in questo senso, la fotografia serica di Gordon Willis, peraltro scomparso nel maggio scorso, grande nome che ha firmato anche la trilogia de Il padrino e il b/n di Manhattan.

La natura amica e la grande casa immersa in essa, dove il tempo sembra scorrere ad una velocità più lenta che nel mondo da cui arrivano i visitatori, inseriscono il contesto del racconto nella dimensione favolistica shakespeariana citata apertamente nel titolo (Sogno d’una notte di mezza estate) e non è un caso che la “sirena” Farrow, tale Ariel, abbia il nome dello spirito (maschile) de La tempesta.

Nel complesso, si tratta di una commedia frizzante ma composta, in cui le discrete situazioni comiche derivano dal gioco incrociato delle parti, da un continuo mescolarsi delle coppie, in una sorta di comune hippy anzitempo, dove la nostalgia, il rimpianto per le cose mai accadute, l’importanza data al valore del ricordo e al peso dei sentimenti costruiscono un impianto malinconico e struggente.
Come una sera d’estate.

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