Non buttiamoci giù

Fosse stata un’opera a sé stante avrebbe meritato la sufficienza, forse anche qualcosa in più, ma è tratto da un romanzo di Nick Hornby che è stato quasi totalmente stravolto. Ok che le trasposizioni cinematografiche per forza di cose risultano essere sintesi delle controparti cartacee, però questa ha, tra tutte, una mutilazione troppo importante: L’ex ragazza di J.J. non viene neanche menzionata. E qui arriviamo alla psiche dei quattro: I personaggi non hanno quella caratterizzazione psicologica che posseggono nel romanzo, al contrario sembrano le loro controparti idiote e superficiali. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa ne pensasse Nick, visto che – per dirne una – ho adorato J.J sulla carta, mentre su schermo l’ho quasi detestato.
Poi ovviamente, il film ha un tono ed un finale per forza di cose più ottimista ed è – anche se ormai odio il termine perché è stato sporcato da chi usa le parole a caso – “Buonista”. Il libro non ha un finale risolutore, ma non dico altro, leggetelo, ne vale la pena.
Per questi, e per altri motivi che non dico per non spoilerare troppo, per me il voto più giusto, nonostante parlandone mi sia venuta voglia di abbassarlo, è 5!

Sorprendente. Mi aspettavo la solita commedia volgare con un paio di scene patetiche tipo “Mio padre è morto e so che i miei comportamenti da buzzurro sono sbagliati ma in realtà ho solo bisogno di affetto”. Per carità, qui ci sono scene così, ma almeno sono coerenti con la trama. I mean, se questi stanno per suicidarsi è ovvio che siano incasinati.
Non so bene come inquadrarlo, ma se un film mi fa riflettere e piangere, e allo stesso tempo mi fa morire dal ridere, io lo considero bello.

Film tratto da un romanzo di Nick Hornby.
Quattro persone si ritrovano per intenti suicidi su un tetto la notte di Capodanno; Martin è un conduttore televisivo travolto da uno scandalo (Pierce Brosnan), Maureen è la madre di un figlio disabile (Toni Collette), Jess è un’adolescente problematica (Imogen Potts) e JJ un musicista fallito (Aaron Paul).
I quattro si convincono a darsi un pò di tempo per cercare di riprendersi le loro vite, dandosi un nuovo appuntamento a San Valentino.
Inizio con humour nero e divertimento (bella la scena iniziale con l’arrivo di Maureen sul tetto dove c’è già Martin), poi il film prosegue brillantemente senza però avere altre punte di sarcasmo.
Insomma film carino ma visto l’inizio mi aspettavo qualcosa di più divertente.
Nel resto del cast da citare Rosamund Pike nei panni di una giornalista televisiva e Sam Neill nei panni del padre di Jess (divertenti alcuni scambi di battute tra di loro).