Con questo lavoro, Ben Wheatley si conferma, insieme a Refn, uno dei registi più originali e intriganti degli ultimi anni. Dopo il sorprendente Kill List, e il grottesco Killer in viaggio, il regista inglese si cimenta con un’opera surreale e psichedelica che ricorda il cinema stralunato del maestro Jodorowski.
Un film difficile da comprendere, ma che inebria con una colonna sonora evocativa e immagini al limite del trip allucinogeno. Praticamente un “El Topo” ambientato nell’Inghilterra della guerra civile.
Misticismo, simbolismo, splatter e tanto humor nero capace di strappare più di un sorriso.
Un regista troppo sottovalutato, da scoprire e tenere d’occhio assolutamente.
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