Recensione su Un volto nella folla

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Un volto nella folla
Regia:

Rurale raffinatezza / 24 Giugno 2015 in Un volto nella folla

God bless (and forgive) Elia Kazan. Questi sono film da riscoprire, tutti da gustare in quella che definirei una stupenda rurale raffinatezza; c’è infatti questo magnifico contrappunto tra la seta delle immagini, la viva compostezza della scenografia, la teatrale intensa recitazione à la Stanislavsky da un lato, e l’atmosfera campestre e folk dall’altra, tra contrade di provincia e semplicioneria di floride cheerleaders e magnifiche vecchie sdentate con l’orecchio incollato alla radio. Gli attori con Kazan sputano fuori l’anima, senza lesinare sugli accenti acuti del loro personaggio; l’istrionico Andy Griffith è perfetto, così come Walter Matthau con la sua inconfondibile andatura ciondolante, ma spicca anche la dolcemente determinata Patricia Neal.
Anche qui il soggetto è di Budd Schulberg, premio Oscar per il più celebre Fronte del porto. Con Kazan i due formarono un sodalizio artistico eccezionale, anche se politicamente deprecabile; collaborarono con il tristemente noto senatore McCarthy nella sua folle caccia alle streghe anticomunista, tanto che di loro disse un invelenito Orson Welles: “Hanno venduto i loro amici per comprare una piscina”.

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