90 Minutter

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90 Minutter

Tre storie di violenza familiare. Senza che ne siano spiegati i motivi, dalla calma apparente nascono i primi segni di inquietudine che lasciano presagire una esplosione di rabbia e violenza senza controllo.
lithops ha scritto questa trama

Titolo Originale: 90 Minutter
Attori principali: Aksel Hennie, Pia Tjelta, Bjørn Floberg, Mads Ousdal, Kaia Varjord, Fred Heggland, Annmari Kastrup, Ola Færden, Caisanne Lund, Megan Matovich, André Bjørn Røine

Regia: Eva Sørhaug
Sceneggiatura/Autore: Eva Sørhaug
Colonna sonora: Henrik Skram
Fotografia: Harald Paalgard
Produttore: Marius Holst, Karin Julsrud, Håkon Øverås, Turid Øversveen, Aksel Hennie, Eva Sørhaug, Lars Andreas Hellebust
Produzione: Norvegia
Genere: Drammatico
Durata: 92 minuti

Dove vedere in streaming 90 Minutter

Follia nascosta / 19 Marzo 2013 in 90 Minutter

Si chiude la porta di casa e si vive un’altra vita, un’altra realtà che fuori invece non viene conosciuta e neanche immaginata.
Questo è il concetto fondamentale di queste tre storie completamente slegate tra di loro ma che in comune hanno un disagio e un vuoto incolmabile.
Incredibilmente reali. Le conclusioni sono simili poiché non si riesce a sostenere la pesantezza della propria vita. La distruzione è l’unica via possibile.
Una storia è anche motivata dalla presenza di cocaina ma purtroppo tale violenza a volte viene fatta anche senza.
In questo film viene descritta la violenza fisica totalmente gratuita e ingiustificata tanto che non si capisce il perché di nessuna storia. Ma c’è anche la violenza psicologica, anch’essa pericolosa e gravissima, spesso anche più devastante.
Comunque la rabbia di chi alla fine si ribella quando è troppo tardi. La difficoltà di voler aprire gli occhi e vedere la realtà è un problema sempre troppo attuale.
Bel film.
Ad maiora!

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Ordine / 14 Marzo 2013 in 90 Minutter

Tutto era in ordine: nella mia vita, nei cassetti, nel mio matrimonio, nei miei appunti. Tutto perfetto. Meticoloso.
Ma sentivo che mancava qualcosa, qualcosa di importante mi sfuggiva.
Mi sentivo come se la vita mi scappasse dalle dita, riuscivo a vedere solo il buio. La mia solitudine era così sconfinata che non riuscivo nemmeno ad immaginarla. Lì non potevo certo mettere ordine. Come non potevo mettere ordine nella mia anima malata, afflitta. Ormai è tardi. Tardi per tutto.
Lo diceva sempre mia nonna: l’ordine esteriore nasconde il caos interiore. Aveva ragione. Ma non posso più farci nulla.
Addio. Per sempre.
Prima però spengo il gas e metto in ordine la cucina. Quell’arrosto di agnello ha inzaccherato tutto.

Tre storie gelide, raccapriccianti nella loro freddezza brutale e subdola. Senza ci siano segni evidenti, senza la normale spirale della violenza, senza che ne siano spiegati veramente i motivi. Tutto questo rende il film ancora più raccapricciante.
Le tre storie sono molto diverse tra loro, ma il filo conduttore è lo stesso: l’universo maschile afflitto da egocentrismo, mancanza di empatia,voglia di vendetta, desiderio di rivalsa verso il mondo crudele che ci affligge e perseguita.
Un fallimento quotidiano che visto riflesso negli occhi di lei appare irreparabile.
qui la mia “colonna sonora”.

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7 Marzo 2013 in 90 Minutter

Se ci fossero mezzi punti darei sicuramente un 6.5.
Non voterei di più per due motivi: la scarsa originalità della trama ed un’eccessiva quantità di dettagli che si rivelano totalmente inutili nel corso della pellicola. Una sorta di “allunghiamo la minestra” che non porta da nessuna parte, per intenderci.
Il film è ben fatto, le tre storie non si intrecciano ma in qualche modo si completano. I tre omicidi vengono compiuti al culmine delle tre trame e sanno tenere viva l’attenzione dello spettatore (o quasi). Un paio di cliché e altrettante citazioni all’ultimo periodo del french cinema, che tanto va di moda in questi tempi.
Una grande fotografia, dei buoni attori (con quel tocco di tipica inespressività che tanto si confà agli scandinavi) e una colonna sonora usata sapientemente.
Da vedere!

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