Recensione su Sette anime

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La fiera delle lacrime forzate / 2 Giugno 2016 in Sette anime

Muccino ha capito come fare successo: costringere i suoi spettatori a versare un mare di lacrime.
Ancora una volta la strada da lui intrapresa e’ quella del patetico a ogni costo, del melodramma, della commozione voluta e forzata, dei personaggi da commiserare nei quali albergano solo sensi di colpa e tristezza.
Non dico che lo giri male (anche se ricorda fin troppo “21 grammi” di Inarritu), ma c’e’ una totale assenza di approfondimento dei personaggi(Will Smith e’ molto bravo nel suo ruolo ma rimane poco credibile, stesso discorso per quanto riguarda Rosario Dawson, altro personaggio il suo creato ad arte per far piangere a dirotto).
A tutto cio’ si aggiungano argomenti di alto impatto morale trattati con superficialita’e il quadro completo e’ fatto.
Il finale colpisce, ma non risolleva la causa di un film insufficiente sotto quasi tutti i punti di vista.
Non c’e’ differenza tra questo film e una puntata di un qualsivoglia programma di Barbara D’Urso: sciacallaggio, commozione forzata e finto moralismo.

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