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Sette anime

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Tutto qui? Sopravvalutato è dir poco… / 20 Settembre 2017 in Sette anime

Non so neanche da dove cominciare, perché spiegare la trama (di un prevedibile da far paura tra l’altro) equivale a “spoilerare”. Fatto sta che seguiamo un agente dell’agenzia delle entrate USA che fa il benefattore. In passato, da alcuni flash che colpiscono il protagonista, è stato sicuramente protagonista di un evento tragico, e, in qualche modo, questo suo lavoro in quest’ambito gli dà la possibilità di venire a conoscenza di varie situazioni personali difficili che lui prova ad aiutare a risolvere. Sta vicino ad una anziana maltrattata in ospedale, ad un cieco (Woody Harrelson) solitario, ad una donna ispanica picchiata dal marito con tanto di figli, e, soprattutto Emily (Rosario Dawson), che ha una malformazione al cuore e necessita di un trapianto. Inutile dire che, tra le tante storie potenzialmente interessanti, Muccino ha puntato tutto sull’ultima in pratica (pensate che un attore come Woody Harrelson in due ore di film non comparirà per nemmeno 10 minuti, fate voi). E’ una storia assurda, e, quando la vedrete, quando si “svelerà il gran mistero”, penso che molti concorderanno con me. Film sopravvalutatissimo, avevo aspettato tanto per vederlo ed era meglio se me lo risparmiavo. Da salvare solo Will Smith, che recita molto bene, ma, in questo mare di noia, prevedibilità e assurdità, non può comunque fare magie.

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La fiera delle lacrime forzate / 2 Giugno 2016 in Sette anime

Muccino ha capito come fare successo: costringere i suoi spettatori a versare un mare di lacrime.
Ancora una volta la strada da lui intrapresa e’ quella del patetico a ogni costo, del melodramma, della commozione voluta e forzata, dei personaggi da commiserare nei quali albergano solo sensi di colpa e tristezza.
Non dico che lo giri male (anche se ricorda fin troppo “21 grammi” di Inarritu), ma c’e’ una totale assenza di approfondimento dei personaggi(Will Smith e’ molto bravo nel suo ruolo ma rimane poco credibile, stesso discorso per quanto riguarda Rosario Dawson, altro personaggio il suo creato ad arte per far piangere a dirotto).
A tutto cio’ si aggiungano argomenti di alto impatto morale trattati con superficialita’e il quadro completo e’ fatto.
Il finale colpisce, ma non risolleva la causa di un film insufficiente sotto quasi tutti i punti di vista.
Non c’e’ differenza tra questo film e una puntata di un qualsivoglia programma di Barbara D’Urso: sciacallaggio, commozione forzata e finto moralismo.

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Coraggioso / 10 Ottobre 2015 in Sette anime

Io lo trovo un film coraggioso da presentare , ma conoscendo il mio “io” non poteva deludermi, infatti mi è piaciuto molto.. sarò io noioso?

Non tutto ciò che è scontato è frivolo / 9 Marzo 2014 in Sette anime

Quando è un “problema” di sceneggiatura (ok, tutti abbiamo capito prima del tempo come sarebbe andata a finire), è un problema di sceneggiatura! Perché accanirsi su un Muccino che, a livello registico (ricordo a tutti che quello di regista è il ruolo che gli compete), non ha commesso pecche? Diciamolo, è un film girato molto bene che ha però un soggetto a tratti scontato. Ciò non toglie che mi abbia dato delle emozioni (e non poche). Non tutto ciò che è scontato è frivolo o banale o da additare.

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21 Agosto 2013 in Sette anime

Emozionante, non sono una fan di Muccino, però questo mi ha emozionata, forse di più di “la ricerca della felicità”, non so.

24 Dicembre 2012 in Sette anime

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Sìssì, quel film di Muccino con forzaWilly che, ricordo bene, tutti andavano a vedere e tornavano e dicevano che avevano pianto taaaaaanto. Tanto per cambiare alla fine Muccino tutto spiega con l’incidente mortale, e hop, quando manca mordente ecco arrivare l’incidente (quanto ridere avevo fatto quella volta che in non so che film c’era Fabrizio Bentivoglio investito da una macchina non ve lo sto a dire). Comunque, c’è Willy che è complessatissimo perché ha perso il suo amore e per qualche altro motivo, e gira l’America in maniera apparentemente randomica per scegliere persone che si meritino di ricevere pezzi di sé. Che poi proprio oggi mi doveva capitare questo film, bah. E insomma che alla fine una cardioquasispacciata ma ovviamente scopabilissima Rosario Dawson-pallida (per dire che è malata) si merita il suo c…uore, scegliete pure il senso che preferite tanto è giusto. Non si capisce bene perché il povero Willy (il quale, repetita iuvant, è mio idolo quindi tutto gli è concesso, persino fare dei film con Muccino) per mostrare la sua sadness e quanto soffre ecc debba per tutto il tempo fare degli occhi come se stesse per esplodere in lacrime, o stesse per prendergli un embolo. E niente, guarda tutti, tutto, con questi occhi qui, da gatto degli stivali in Shreck, per intendersi. Non so quale ca**o di sceneggiatore possa aver scritto una storia così, a occhio fumandosi pessima letteratura strappalacrime (o coglioni, a scelta). No, mi sa che sono incazzoso e parlerei male di whatever. Comunque, finisce che lui si butta via facendosi pungere da tipo una supermedusa velenosa, coltivata con affetto, in una vasca da bagno piena di cubetti di ghiaccio. E no, non è per fare un Martini, ma per tenere in fresco gli organi, per cui già ha predisposto tutto, cosa a chi deve finire. Hai capito, previdente, grande forzaWilly.

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25 Agosto 2011 in Sette anime

Insomma, ho capito come sarebbe finito molto presto. Ma tutto sommato il film regge e regala qualche momento “emozionante”.

19 Maggio 2011 in Sette anime

La coppia Muccino-Smith colpisce ancora con un film notevolmente più drammatico rispetto al loro debutto.
Difficile commentare ulteriormente il film senza svelare troppo: prima parte abbastanza enigmatica e caotica (chi è Ben e cosa sta cercando di fare?) ma nella seconda pian piano si intuisce dove si andrà a parare.
Will Smith è bravissimo, ben accompagnato in scena dalla bella Rosario Dawson.
Alla fine è inevitabile la domanda: tu lo faresti? Sacrificheresti la tua vita x qualcuno che ami? L’atto di amore + estremo… Per fortuna già dall’inizio Ben chiarisce le sue intenzioni e quindi rende più “facile” abituarsi all’idea; il momento è drammatico ma è + accettabile…
Bel film anche se un pò malinconico…

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28 Febbraio 2011 in Sette anime

Secondo film dell’accoppiata Smith/Muccino, dopo “la ricerca della felicita” ritornano sui nostri schermi con un’altra pellicola strappalacrime. Un film che parla della redenzione e della bontà umana (non del buonismo), e che ci accompagna lentamente a conoscere la vita del protagonista e ad immedesimarsi con lui e coi suoi pensieri.
Will Smith è davvero un bravo attore, talmente bravo che m’ero scordata fosse in realtà un cantante rap, evidentemente ha trovato la strada professionale che più gli si addice. La regia è un pò lenta e all’inizio si fa un pò fatica a capire cosa stia succedendo, diciamo che per farci conoscere le sette meritevoli persone potevano essere un pò più chiari e sconclusionati, ma una volta entrati nel pieno della trama il film scorre via senza un attimo di noia. Preparate anche per questo film un bel pò di fazzoletti.

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