Recensione su 50 e 50

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14 Giugno 2012

Generalmente, i più tendono ad evitare film che portino all’attenzione temi “difficili” come il cancro. La gente non vuole sentirne parlare, ho incontrato diverse persone che solo pensando di tenersi lontane dall’argomento pensano di poterlo evitare. E’ un errore, a mio avviso. E libri come L’imperatore del Male ne sono la prova. Parlarne aiuta.
Il cinema ci ha provato con pellicole semidrammatiche, tipo Sweet November e Autumn in New York, ma in nessuno dei due casi si assiste a quello che presenta questo film.
Sicuramente la componente ironica e sdrammatizzante è affidata a Seth Rogen, ma il personaggio di Gordon-Levitt è molto bello ed estremamente realistico. Un ragazzo normale, in una situazione economico lavorativa buona, con una bella fidanzata (Bryce Dallas Howard, sempre in vesti poco positive ma molto brava) che deve affrontare una problema sconfinato. Un tumore con probabilità di sopravvivenza pari al lancio di una monetina.
E la sua vita viene buttata in aria, anche se la forza con cui passo passo Adam (il suo personaggio) affronta questo sconvolgimento è commovente. Sembra contenere la paura, ostenta sicurezza, usa l’ironia, pur provando paura. E’ realistico non è un personaggio di una sceneggiatura stucchevole. Quello che il film presenta è un caso reale.
E’ un bel film, un film di contenuto che non cede al banale o al già visto.
Dice le cose così come sono ed è sostenuto da un’altra grande interpretazione di Joseph Gordon-Levitt, circondato da un ottimo cast (Anna Kendrick, Seth Rogen, Bryce Dallas Howard, Philip Baker Hall e Angelica Houston).
Da vedere e da far vedere.

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