Recensione su 50 e 50

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6 Giugno 2013

Adam, 27 anni, bravo ragazzo, lavora in radio, fa sport tutti i giorni e fa la raccolta differenziata… una vita tranquilla, forse anche troppo. Afflitto da continui dolori alla schiena, decide di farsi visitare dal medico, il quale, dopo numerose analisi, gli diagnostica un cancro. Probabilità di sopravvivenza: 50/50.

Da qui accompagniamo Adam nel suo percorso di accettazione della malattia, circondato da persone sbagliate o inesperte: la ragazza che lo tradisce, il migliore amico che sembra usare la malattia dell’amico per giocare a suo favore, la madre apprensiva e la psicologa inesperta e alle prime armi.

La potenza di questo film sta nel fatto che un argomento così importante, pesante e delicato, viene affrontato con estrema leggerezza, senza però togliere il suo significato più profondo. Il tutto rafforzato delle interpretazioni di un perfetto Joseph-Gordon Levitt (qualsiasi parte gli venga chiesto di fare, ormai non sbaglia un colpo), Anna Kendrick, Anjelica Huston e Seth Rogen, nella parte del migliore amico di Adam, il quale, alla fine, è il vero trascinatore di tutta la narrazione e con il suo brio e le sue battute incalzanti riesce a risollevare la narrazione nelle parti in cui un pò si perde e risulta banale e scontata.

Nonostante la comicità complessiva della pellicola, la vicenda fa anche commuovere e intenerisce, soprattutto nella parte finale, ti rende partecipe di un viaggio tortuoso e doloroso, alla continua ricerca di un motivo per cui lottare.

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