17 Recensioni su

50 e 50

/ 20117.1398 voti

Superficiale nella media, intenso nel particolare. / 12 Settembre 2019 in 50 e 50

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

L’inizio non è male, parte leggero, disteso, innocuo.
Il centro film è una discesa in negativo: il solito cliché della ragazza che tradisce il ragazzo e lui le distrugge i quadri che lei aveva dipinto per lui; l’amico del protagonista che costringe lo spettatore a domandarsi -ma perché questi due sono amici se lui vuole solo copulare e farlo copulare come se fosse l’unica cosa degna di nota nella vita?-; una superficialità media nella messa in scena delle relazioni.
Il finale però si rialza.
Perchè c’è un momento clou, e Gordon-Levitt tira fuori almeno due scene degne di nota (il grido disperato dentro la macchina e gli attimi prima di essere portato in sala operatoria, quando viene sottoposto all’anestesia). Quelle scene sono strazianti. Anche solo quelle due sequenze potrebbero valere la pena della visione.
Ho pianto disperatamente.

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7 / 22 Maggio 2017 in 50 e 50

Come affrontare un tema importante e delicato in maniera semplice, immediata e assolutamente non “triste”

Gran bel lavoro / 21 Settembre 2016 in 50 e 50

Mi capita continuamente, quando mi capita di vedere film con tematiche del genere, di rompermi, di non provare alcuna empatia con i personaggi, di vedere storie tutte basate sull’amore, con clamorose storie d’amore giovanile rovinate da un tremendo cancro di livello “over nine thousand”. Insomma, con questa premessa, avrete già capito di che titolo parlo. Una volta tanto si affronta invece la questione in modo diverso e più intelligente, secondo me. Adam (il bravissimo Gordon-Levitt, un grandissimo attore capace di passare da momenti tristi ad altri completamente inversi) è un ragazzo di 27 anni, a cui viene diagnosticato un cancro. 50% di possibilità di salvarsi (da qui il nome del film). E’ fidanzato, ma la sua ragazza non è esattamente la brava persona che pare essere. Ha un grande amico (Seth Rogen) sempre pronto a scherzare e a dargli sostegno e forza. Conosce una psicologa con la quale instaura un importante rapporto. Ma soprattutto è forte lui, è capace di affrontare il problema, o perlomeno ci prova. Il risultato è una storia molto più toccante e reale di tante altre, dove valori come coraggio e amicizia, oltre che l’ironia, decisamente presente ed azzeccata, la fanno molto più da padrona rispetto alle classiche storielle di cui parlavo. Emozionante, commovente, divertente ed intelligente. Se volete fare film sull’argomento, guardate ed imparate. Un risultato davvero ottimo, con un cast molto azzeccato (oltre ai due detti sopra ci sono anche Bryce Dallas Howard, Anna Kendrick e Anjelica Huston) e una storia che davvero vuole insegnare qualcosa. Assolutamente da vedere.

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Chi è Adam? / 30 Marzo 2014 in 50 e 50

Chi è Adam? Adam non è nessuno, Adam è tutti noi. Con le nostre insicurezze e paure.
Fatti di carne e umanità. Circondati da verità cruda e da un destino bastardo che un giorno decide di rincarare la dose.
Un film fatto di attimi, che non grida alla trama pomposa ma racconta in silenzio, e attraverso qualche sorriso, il dramma di chi spera, di chi lotta, di chi ce la fa e di chi perde.
Senza fronzoli e sensazionalismo; non c’è niente da capire, è il 50 e 50, è solo la Vita.

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L’ironia salverà il mondo. / 5 Ottobre 2013 in 50 e 50

Mi è piaciuto.
Qualche spunto originale che a volte trascende nella mielosità da filmetto adolescenziale, ma la cosa che più mi ha convinto è stata l’ironia che attraversa tutto il film. Ironia non esagerata né forzata, ma genuina e “vera”… ed in questo caso poteva risultare difficile farla coesistere con la melanconia che a volte necessariamente prende il sopravvento.
Chi non ha mai avuto un amico (splendido) come Kyle? C’è poi il modo di sdrammatizzare sulla malattia attraverso metodi che mi trovano pienamente concorde (al di là del film): i chemio-amici, il rimorchio post rasatura…
Ah, non per ultimo: Anjelica Huston nei panni di una madre apprensiva fa molta più paura di un T-1000 al tuo inseguimento!

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Un vero peccato / 16 Settembre 2013 in 50 e 50

Regia anonima, sceneggiatura scialba e recitazioni al limite della sufficienza in questo film che mi aspettavo potesse essere un piccolo capolavoro, (visto anche il delicato tema trattato), mi sono dovuto ricredere.

12 Settembre 2013 in 50 e 50

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Sette stelline e mezza)

Quello adottato dal film di Levine è un ottimo metodo per raccontare in maniera poco convenzionale la scoperta, l’accettazione (o meno) di una grave malattia, il decorso della stessa all’interno della vita di una persona particolarmente comune: quello che accade al giovane Adam accade o potrebbe accadere a chiunque.

Bene, quindi, che lo script non scada mai nel patetismo in cui altre pellicole che hanno affrontato l’argomento hanno sguazzato.
E bene anche che le uniche indulgenze al muoversi delle lacrime (i momenti immediatamente precedenti all’operazione, per esempio) siano inevitabili e necessarie, poiché, assenti queste, la deriva del film nei dintorni della farsa indecorosa sarebbe stata certa.

Eppure, visto il buon lavoro fatto, in maniera un po’ atarassica, ne convengo, mi sono domandata come mai Levine abbia voluto confezionare un happy ending a tutti i costi, con una chiosa, poi, tanto romantica.
La morte di Adam avrebbe tolto qualsiasi significato al film, lo so, ma mentre attendevo il termine dell’operazione, esattamente come i genitori, l’amico e la terapista, ed asciugandomi pure un luccicone dal ciglio tremulo, per un attimo mi sono detta: “E se il regista avesse osato l’inosabile, uccidendo Adam e rendendo il film vero (quasi) come il vero?”.

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12 Settembre 2013 in 50 e 50

Scoprire a 27 anni di essere malato di cancro.
Una vita regolare, senza vizi e senza eccessi.
Adam deve convivere con questo dramma.
E gli si aprirà un mondo. Tra gli amici, con la compagna, con i familiari ma molto con le persone affette dallo stesso male.
E’ un film che fa molto pensare perché può veramente capire a tutti.
Come si reagisce?
Cosa si fa?
Veramente dura e difficile.
Il film è bellissimo, ottimamente recitato da tutti.
E’ anche a tratti molto divertente.
Ma comunque il tema non viene mai preso alla leggera. E’ molto realistico e drammatico. Forse anche per questo molto bello.
Assolutamente da vedere!
Ad maiora!

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12 Luglio 2013 in 50 e 50

Un film che ho adorato e che mi ha un pò commosso.Ottima interpretazione di Joseph Gordon-Levitt nei panni di Adam, un ragazzo non ancora trentenne la cui vita ordinaria e sana, viene sconvolta improvvisamente da un cancro.Trama per niente scontata, emblematico il discorso tra il protagonista e il suo medico, appena appresa la notizia del cancro; Adam esordisce con un “Ma io non fumo, non bevo, faccio la raccolta differenziata!”, battuta che, purtroppo, rispecchia la nostra realtà. Consigliatissimo!

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6 Giugno 2013 in 50 e 50

Adam, 27 anni, bravo ragazzo, lavora in radio, fa sport tutti i giorni e fa la raccolta differenziata… una vita tranquilla, forse anche troppo. Afflitto da continui dolori alla schiena, decide di farsi visitare dal medico, il quale, dopo numerose analisi, gli diagnostica un cancro. Probabilità di sopravvivenza: 50/50.

Da qui accompagniamo Adam nel suo percorso di accettazione della malattia, circondato da persone sbagliate o inesperte: la ragazza che lo tradisce, il migliore amico che sembra usare la malattia dell’amico per giocare a suo favore, la madre apprensiva e la psicologa inesperta e alle prime armi.

La potenza di questo film sta nel fatto che un argomento così importante, pesante e delicato, viene affrontato con estrema leggerezza, senza però togliere il suo significato più profondo. Il tutto rafforzato delle interpretazioni di un perfetto Joseph-Gordon Levitt (qualsiasi parte gli venga chiesto di fare, ormai non sbaglia un colpo), Anna Kendrick, Anjelica Huston e Seth Rogen, nella parte del migliore amico di Adam, il quale, alla fine, è il vero trascinatore di tutta la narrazione e con il suo brio e le sue battute incalzanti riesce a risollevare la narrazione nelle parti in cui un pò si perde e risulta banale e scontata.

Nonostante la comicità complessiva della pellicola, la vicenda fa anche commuovere e intenerisce, soprattutto nella parte finale, ti rende partecipe di un viaggio tortuoso e doloroso, alla continua ricerca di un motivo per cui lottare.

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Labbeltà / 12 Maggio 2013 in 50 e 50

Adoro questo film, probabilmente perchè sono molto interessato alla tematica delle malattie, e mentre molte persone vogliono far finta che non esistano, a me piace informarmi su questo argomento (anche se patch adams mi fa schifo). Mi piace moltissimo l’evoluzione del personaggio, dall’incredulità iniziale, alle scene di rabbia e la paura. Voto OTTOH

21 Aprile 2013 in 50 e 50

50 commedia e 50 dramma. Bel film

13 Gennaio 2013 in 50 e 50

Dramma e commedia assieme; riesce a scherzare su argomenti delicati, divertendo ed emozionando allo stesso tempo. Film piacevole, qua e là forse un po’ scontato, ma che stupisce per la sua profondità nonostante la patina di ironia. Bravissimi Anna Kendrik e Joseph Gordon-Levitt.

17 Dicembre 2012 in 50 e 50

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Dunque, ci sono due amici di vecchissima data, che sono uno il protagonista di 500 days of Summer e l’altro quello di Zack and Miri make a porn. Il primo, Adam, scopre di avere un cancro. P-p-p-anico. Inizia la chemio e un viaggio nel mondo, sconosciuto ai sani, della malattia, dove le persone non hanno i capelli e la vita può durare ma quanto non si sa. La fidanzata lo tradisce, il suo amico fa miliardi di battute meravigliose e grossolanissime su pompini e affini, la mamma è preoccupata, la psicologa dell’ospedale, che dovrebbe aiutarlo ad affrontare la malattia, si innamora lentamente di lui; compagni di chemio se ne vanno per sempre. É di una estrema difficoltà l’affrontare tematiche come questa in una commedia, non è precisamente il genere di argomenti che il pubblico da commedia predilige. Però ci sono l’amore e Seth Rogen, l’amico, a tenere alta la bandiera della leggerezza, in un modo in cui anche la malattia, per quanto sia terribile, non ne risulta né edulcorata né svilita, quanto piuttosto una seria occasione per confrontarsi con la vita e con chi, o cosa, sia davvero importante. Il lieto fine, almeno quello, è d’obbligo. Questo film non sapevo nemmeno esistesse, felice che mi sia stato mostrato ^^

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14 Giugno 2012 in 50 e 50

Generalmente, i più tendono ad evitare film che portino all’attenzione temi “difficili” come il cancro. La gente non vuole sentirne parlare, ho incontrato diverse persone che solo pensando di tenersi lontane dall’argomento pensano di poterlo evitare. E’ un errore, a mio avviso. E libri come L’imperatore del Male ne sono la prova. Parlarne aiuta.
Il cinema ci ha provato con pellicole semidrammatiche, tipo Sweet November e Autumn in New York, ma in nessuno dei due casi si assiste a quello che presenta questo film.
Sicuramente la componente ironica e sdrammatizzante è affidata a Seth Rogen, ma il personaggio di Gordon-Levitt è molto bello ed estremamente realistico. Un ragazzo normale, in una situazione economico lavorativa buona, con una bella fidanzata (Bryce Dallas Howard, sempre in vesti poco positive ma molto brava) che deve affrontare una problema sconfinato. Un tumore con probabilità di sopravvivenza pari al lancio di una monetina.
E la sua vita viene buttata in aria, anche se la forza con cui passo passo Adam (il suo personaggio) affronta questo sconvolgimento è commovente. Sembra contenere la paura, ostenta sicurezza, usa l’ironia, pur provando paura. E’ realistico non è un personaggio di una sceneggiatura stucchevole. Quello che il film presenta è un caso reale.
E’ un bel film, un film di contenuto che non cede al banale o al già visto.
Dice le cose così come sono ed è sostenuto da un’altra grande interpretazione di Joseph Gordon-Levitt, circondato da un ottimo cast (Anna Kendrick, Seth Rogen, Bryce Dallas Howard, Philip Baker Hall e Angelica Houston).
Da vedere e da far vedere.

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8 Aprile 2012 in 50 e 50

credevo di vedere un film migliore, sinceramente, l’ho trovato ‘senza infamia e senza lode’ ecco.

Commovente e introspettivo / 5 Marzo 2012 in 50 e 50

Il film narra la storia di Adam che, non ancora 30enne, si vede diagnosticato un rarissimo tipo di cancro alla colonna vertebrale. Per lui la diagnosi è un fulmine a ciel sereno: non fuma, non beve e ha una vita sana (come saggiamente suggerisce la sequenza di apertura), ma la vita a volte sa essere molto imprevedibile.
Inizia così ad affrontare la realtà, aiutato in una certa misura dal suo migliore amico Kyle, un tipo strano che utilizza la malattia di Adam per rimorchiare le ragazze. Quando il rapporto di Adam con la sua ragazza si spezza, Kyle cercherà di tirarlo su di morale, ma il decorso della malattia sarà piuttosto pesante.

La pellicola è liberamente inspirata alla vera storia di Will Reiser, ovvero lo sceneggiatore del film. Il cast è composto da stelle in ascesa, da Joseph Gordon-Levitt a Seth Rogen, da Bryce Dallas Howard (figlia di Ron Howard) a Anna Kendrick. C’è spazio anche per Anjelica Huston che interpreta la madre di Adam. Il resto è più o meno contorno.
Gli ultimi 15 minuti del film sono fra i più emozionanti e commoventi che abbia mai visto al cinema, l’interpretazione di Gordon-Levitt è superlativa, immedesimato alla perfezione nei panni di un uomo distrutto dalla malattia e dalla difficoltà di vivere. Lo spettatore è portato ad empatizzare al massimo con Adam.
Ovviamente il fatto che si pianga nel finale non implica la necessità che siano per forza lacrime di dolore….

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