22.11.63

/ 20167.189 voti
serie tv22.11.63

Dall'omonimo romanzo di Stephen King. Jake Epping è un insegnante del Maine. Un giorno l'amico Al Templeton gli rivela che attraverso un portale spazio-temporale può tornare indietro nel tempo, fino agli Anni Sessanta. L'uomo gli assegna dunque un compito, apparentemente semplice: evitare l'assassinio di John F. Kennedy da parte di Lee Harvey Oswald, avvenuto il 22 novembre 1963.
theclubber ha scritto questa trama

Titolo Originale: 11.22.63
STAGIONI/EPISODI: 1 Stagioni , 8 episodi, conclusa
Durata episodi: 81 min., 54 min.
Attori principali: James Franco, Sarah Gadon, Chris Cooper, Daniel Webber, Lucy Fry, George MacKay, T.R. Knight, Josh Duhamel, Cherry Jones, Kevin J. O'Connor, Stephen King, Boyd Banks, Alexandra Castillo
Colonna sonora: Alex Heffes
Costumi: Leslie Sungail
Produttore: J.J. Abrams, Bryan Burk, Stephen King, Bridget Carpenter
Produzione: Usa
Genere: Drama, Mini-Series, Sci-fi
Network: Hulu

Dove vedere in streaming 22.11.63

Peccato, un vero peccato…. 4. / 10 Gennaio 2017 in 22.11.63

Il potenziale c’è e in parte si vede. Ma resta nascosto dietro a una regia un pò spenta. Ottime le ambientazioni e bravo anche James Franco, però quando prendono King e lo portano sullo schermo è difficile che ne esca una buona cosa.
Eppure del Re del Brivido ci sono certi romanzi che sullo schermo farebbero il botto (tipo “Rose Madder” o “Insomnia” o alcuni racconti da “Scheletri”), perchè ne escono sempre ste cose così…?
Non ho visto la serie tratta da “The Dome” ma vista questa tempo il peggio.
In sostanza: molto potenziale, trama davvero accattivante, ma il risultato finale non è da King. E fortuna è anche in veste di produttore…
Peccato: 4.

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Cinismo sci-fi / 9 Novembre 2016 in 22.11.63

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

La miniserie, co-prodotta da Stephen King (autore del corposo romanzo da cui è tratta), James Franco (attore protagonista) e J.J. prezzemolino Abrams, è un buon prodotto di intrattenimento seriale, benché deficitato da alcuni svarioni in fase di sceneggiatura che, al di là della sospensione dell’incredulità legata alla materia narrativa sci-fi, ne rendono davvero improbabili e un po’ farraginosi alcuni sviluppi.

La rappresentazione della provincia americana dei primi anni Sessanta è molto interessante dal punto di vista estetico, mentre lo è meno sotto l’aspetto narrativo: sicuramente, gli intenti thriller della serie e il tempo “limitato” a disposizione (8 episodi) hanno impedito di approfondire alcune tematiche, come la segregazione razziale e la violenza domestica, più o meno blandamente accennate.
Ad ogni modo, lo scopo di King e dei realizzatori della serie non era quello di fare luce una volta per tutte sulle dinamiche legate all’assassinio del Presidente Kennedy (“Non siamo mica Oliver Stone!”, si saranno detti), ma di articolare una storia in bilico tra Ai confini della realtà e Nel centro del mirino (film che, guarda caso, ha un’importante connessione con i fatti di Dallas), in cui i dettagli d’ambiente legati alla ricostruzione storica sono gradevole valore aggiunto.

Ho apprezzato il messaggio finale della serie, realistico e, a suo modo, cinico: per quanto dolorosi e inspiegabili siano i fatti della vita, non si può evitare che essi accadano. Insomma, in maniera falsamente consolatoria e fastidiosamente arrendevole (non siamo eroi: non lo sono neppure i protagonisti dei romanzi, pare dirci King), bisogna prenderne atto. “Così vanno le cose, così devono andare” cantava qualcuno.
La serenità che sembra contraddistinguere l’ormai anziana Sadie, per esempio, sembra dimostrare che la sua saldezza d’animo è stata in grado di farle attraversare pressoché indenne momenti molto difficili (benché la sua vita sia stata afflitta dalla presenza di quel maniaco del marito, cosa che, “riavvolgendo la Storia”, Jake non è riuscito a evitare).
Il gioco del “se le cose fossero andate diversamente” è un privilegio riservato al mondo delle Idee.

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Super delusione / 6 Giugno 2016 in 22.11.63

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Peccato. Veramente peccato. Scenografia,costumi,ambientazioni eccezionali…ma trama inconsistente e piena di buchi di sceneggiatura.
Innanzitutto l’omicidio di Kennedy c’entra pochissimo,soprattutto verso la fine.
Molti fatti narrati non c’entrano assolutamente nulla e a fine serie ti chiedi…perchè li hanno messi? La storia di Miss Midy (o come si scrive)…Bill cosa c’entra alla fine??? quindi chi ha sparato a Walker??? chi è L’uomo del Passato che ogni tanto compare???e perchè?
X certi punti ricorda – ahimè – Lost. Mille cose raccontate e buttate li…per niente. Lasciate senza spiegazioni.
Lasciamo perdere poi il finale , tristissimo e la cui spiegazione non è – ma che strano – chiara per nulla.

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Non mi soddisfa. / 26 Maggio 2016 in 22.11.63

E’ ben fatta ma non mi prende abbastanza, alcuni tratti son veramente noiosi, altri accettabili ma potevano far qualcosa in più.

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