Recensione su 21 grammi - Il peso dell’anima

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26 Giugno 2015

Una discreta pellicola che camuffa un soggetto, quello di Guillermo Arriaga, interessante ma denso di déjà-vu (a cominciare dal Film blu di Kieslowski), dentro un frastornante gioco di flash-back e flash-forward.
Operazione per certi versi suggestiva, ma che per altri fa intuire abbastanza chiaramente l’intento strumentale del regista di tenere alta l’attenzione dello spettatore, in modo peraltro non del tutto onesto, mostrando e non mostrando (tecnica di fidelizzazione assai commerciale che solitamente usano i telefilm).
I temi del delitto e del castigo, della redenzione e del riconoscimento, si alternano sopra un diffuso sostrato religioso.
Per il resto, è un film che si regge molto sull’interpretazione dei tre protagonisti: un Sean Penn premiato con la Coppa Volpi a Venezia, regala un’interpretazione buona ma francamente non entusiasmante. Bene Del Toro e grossa sorpresa dalla Naomi Watts, che magari esagera un tantino nell’espressività, ma ne esce davvero alla grande.

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