Recensione su 1408

/ 20076.3451 voti

The King is back? / 29 Dicembre 2012 in 1408

Mike Enslin è uno scrittore scettico di saggi atti a smascherare la finzione che sta dietro alle case infestate da fantasmi, spiriti, demoni e chi più ne ha più ne metta, reduce dalla morte prematura della figlia e il conseguente allontanamento dalla moglie. Quando riceve una cartolina del Dolphin Hotel di New York con scritto “non entrare nella stanza 1408” (la cui somma dà 13, fatalità!), nella quale sono morte 56 persone, Mike la prende come una sfida, e dopo vari tentativi di persuasione a non entrare nella stanza da parte del direttore dell’hotel, passa la notte all’insegna di eventi strani, incredibili e inspiegabili.

Riuscirà Mike a sconfiggere la camera o si farà travolgere da essa, che gioca sui punti deboli e sulle questioni lasciate in sospeso da chi pernotta all’interno di essa? Una stanza che aiuta o distrugge, che obbliga l’ospite a dialogare con la propria coscienza, portandolo al limite della sanità mentale. Film, tratto da un romanzo di Stephen King che ridona dignità allo scrittore dopo innumerevoli film mal riusciti dopo Shining, teso, a tratti confuso, che depista lo spettatore (ma alla fine si è immaginato tutto?), allucinante e surreale, con un John Cusack ironico, scanzonato e credibile e con un Samuel L. Jackson luciferino, che non si capisce “da che parte sta”.

Lascia un commento