Recensione su 127 ore

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Ricordati di dire dove vai, quando esci di casa / 10 Ottobre 2016 in 127 ore

Una storia vera, narrabile con un documentario da venti minuti su DMAX, diventa un intero lungometraggio per mano del fresco vincitore di Oscar Danny Boyle, che allunga il brodino come può (pur restando su tempi da film di Woody Allen), con flashback e allucinazioni di ogni genere vissuti dal protagonista durante la sua forzata prigionia.
Inizio e finale un po’ psichedelici per far emergere il contrasto tra asfissiante vita urbana e meraviglie dell’outdoor, salvo constatare che anche il divertimento può tramutarsi in una trappola.
Per fortuna viene scelto un attore non famosissimo ma che se la cava più che dignitosamente, tenendo pressoché da solo la scena per 90 minuti circa (molti dei quali immobile) con le sue smorfie di dolore (ma qualche urlo in più avrebbe reso il tutto più verosimile, sopratutto nel momento dell’incidente).
Meravigliose le locations dello Utah, uno degli Stati USA meno conosciuti ma paesaggisticamente tra i più belli in assoluto.
È un film nel complesso interessante e originale, da consigliare ai fanatici estremisti dell’outdoor, quelli che pensano di poter domare la natura quando e come vogliono.
Mentre invece ci può essere una assurda pietra che aspetta proprio noi, come da discorso fatalistico pronunciato dal protagonista in un momento di sconforto (e figurarsi se poteva mancare la filosofia).

2 commenti

  1. paolodelventosoest / 11 Ottobre 2016

    Adoro questo film! E mi piace anche la lezione che dà questa pazzesca storia

  2. hartman / 11 Ottobre 2016

    io dopo averlo visto, sabato mattina prima di andare a correre ho detto a mia moglie di venirmi a cercare se non fossi tornato entro 45 minuti… specificandole bene il percorso che mi accingevo a fare… 😀 😀
    comunque ci sono tante lezioni che si possono trarre da questo film, alcune di esse di chiara matrice pubblicitaria:
    – non dimenticare il victorinox quando vai a fare trekking (e deve essere un victorinox, non un banale coltellino qualsiasi)
    – non dimenticare il gatorade in auto perchè la sua capacità nutritivo-dissetante potrebbe salvarti la vita…
    😀 😀
    @paolodelventosoest

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