120 battiti al minuto
/ 20177.142 votiIl film racconta del gruppo attivista ACT UP, nato nel 1989 e diventato famoso nei primi anni '90 con le sue campagne shock di prevenzione dall'HIV, quando, per la cura dell'AIDS, non era ancora stata inventata la Highly Active Anti-Retroviral Therapy, la terapia antiretrovirale altamente attiva conosciuta anche come 'triplice'.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: 120 battements par minute
Attori principali: Nahuel Pérez Biscayart, Arnaud Valois, Adèle Haenel, Antoine Reinartz, Félix Maritaud, Ariel Borenstein, Aloïse Sauvage, Simon Bourgade, Mehdi Touré, Simon Guélat, Coralie Russier, Catherine Vinatier, Théophile Ray, Saadia Bentaïeb, Jean-François Auguste, Julien Herbin, Samuel Churin, Rahim-Silvioli Mehdi, Pascal Tantot, Yves Heck, Emmanuel Ménard, François Rabette, Caroline Piette, Naëlle Dariya, Sabrina Aliane, Marco Horanieh, Jérôme Clément-Wilz, Mostra tutti
Regia: Robin Campillo
Sceneggiatura/Autore: Robin Campillo, Philippe Mangeot
Colonna sonora: Arnaud Rebotini
Fotografia: Jeanne Lapoirie
Costumi: Isabelle Pannetier
Produttore: Hugues Charbonneau, Marie-Ange Luciani
Produzione: Francia
Genere: Drammatico, Storia
Durata: 135 minuti
Dove vedere in streaming 120 battiti al minuto
ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama
Il film più attivista dell’anno fa luce sulla storia della diffusione dell’Aids in Francia e dei primi decisi passi dell’Act-up verso la sensibilizzazione e l’informazione sul fenomeno. Storia interessante, ma resa apologeticamente, quasi illustrativa. E se la sovrapposizione tra il pubblico e il privato che il film mantiene costante fino a fondersi nell’ultima (raffinatissima) sequenza, il rigore stilistico avuto anche nella sofferenza, l’aria di associazionismo vero presente in molte scene sono una boccata d’ossigeno, la lunghezza e alcune scelte, (forse più l’assenza di queste in alcune parti), danno l’idea di uno spettacolo quasi già visto
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