10 Minutes Gone

Era da un pezzo che non rivedevo Michael Chiklis, attore che avevo molto apprezzato in The Shield, e ritrovarlo in accoppiata con Bruce Willis mi stuzzicava.
Ma i dieci minuti del titolo sono più o meno quanto regge il film prima di naufragare in un mare di ovvietà, incongruenze, salti logici e uccisioni a caso. Tutti fanno il contrario di quello che dovrebbero fare, e ogni azione sembra non avere che lo scopo di poter far partire una sparatoria (se passano 10 minuti senza che qualcuno prema il grilletto controllate: potreste aver distrattamente cambiato film). Il colmo dell’insipienza della sceneggiatura si raggiunge quando veniamo obbligati a sorbirci per un paio di minuti un notiziario che ripete per filo e per segno quello che abbiamo visto fin lì. La conclusione è degna del resto del film, quando finalmente viene rivelato chi è il famoso traditore: persino io che non sono una cima nello scoprire colpevoli, l’avevo capito ben prima di arrivare a metà film.

Discreto heist-movie.
Frank (Michael Chicklis), suo fratello e altri criminali rapinano una banca; durante la fuga però Frank viene
colpito perdendo i sensi. Al suo risveglio ritrova il fratello morto e la refurtiva sparita; dovrà cercare di ricostruire quei 10 minuti persi per capire cosa è successo.
Discreto film di rapina dove inizialmente si fa un po’ fatica a capire il ruolo di Rex (Bruce Willis) nella faccenda; è lui che ha assoldato i criminali ma chi sono allora gli altri con lui? Il ritmo non è male e tutto sommato mi è piaciuto abbastanza. Sarà che i film di rapina tendono a piacermi un po’ tutti; non capisco perchè si faccia riferimento a una perdita di memoria di Frank… Più che altro è rimasto svenuto per 10 minuti ed è per quello che non sa cosa sia accaduto in quel periodo di tempo.