L'immortale
/ 20177.023 votiDopo aver giurato vendetta per la morte della sorella, lo spadaccino Manji riceve la visita di una misteriosa donna che gli offre l'immortalità. Afflitto da questo dono, Manji accetta di diventare la guardia del corpo di Rin, una ragazzina rimasta orfana dopo che una banda di malviventi ha trucidato la sua famiglia.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: 無限の住人
Attori principali: Takuya Kimura, Hana Sugisaki, Sota Fukushi, Hayato Ichihara, Erika Toda, Kazuki Kitamura, Chiaki Kuriyama, Shinnosuke Mitsushima, Ken Kaneko, Yōko Yamamoto, Ichikawa Ebizo XI, Seizō Fukumoto, Min Tanaka, Masayuki Deai, Tsutomu Yamazaki, Takashi Kitadai, Takuma Hiraoka, Chisun, Yoshiyuki Yamaguchi, Chikara Motoyama, Kazuto Seike, Takahiro Hotta, Takahiro Kuroishi, Wataru Ichinose, Ryuji Kasahara, Tadayoshi Kobashi, Gouichi Natsuyama, Chika Katou, Hideko Sono, Renji Ishibashi, Masanobu Katsumura, Sei Matobu, Yukiharu Yamaguchi, Sakurako Moteki, Yoshiyuki Shibata, Toru Iwasu, Yoshiie Akihito, Eiji Yamada, Rui Nishio, Ayami Nakamura, Haruna Kishimoto, Yukiharu Sugiyama, Koji Yamaguchi, Shun Sugata, Takuma Otoo, Shima Onishi, Yusuke Sugiyama, Mostra tutti
Regia: Takashi Miike
Sceneggiatura/Autore: Tetsuya Oishi
Colonna sonora: Koji Endo
Fotografia: Nobuyasu Kita
Costumi: Yûya Maeda
Produttore: Misako Saka, Shigeji Maeda, Peter Watson, Jeremy Thomas, Hiroyoshi Koiwai, Osamu Aranami, Keiji Kameyama, Nao Okawa, Toshiaki Okuno, Jeong Tae-sung, Osamu Yoshiba
Produzione: Giappone
Genere: Orientale, Azione, Drammatico
Durata: 140 minuti
Dove vedere in streaming L'immortale
Adattando il manga scritto e disegnato da Hiroaki Samura (L’immortale ), Takashi Miike sforna il suo ennesimo must, gravido di quella vanesia e veemente violenza che ha contraddistinto opere del calibro di ”13 Assassini”, o ”Audition”.
Maestosa la scena iniziale, nel contesto iconico e oscuro dello shogunato giapponese, dove il regista, sempre proiettandone i canoni satirici e fumettistici, emette il suo trillo sinistro, la cui resa farà da manifesto al suo corollario di oblunghi e sanguinolenti scontri.
Un period drama avvincente, elegante nella sua cruda estetica, prolisso, ma pregno di significato, laddove le parole sono spade, che fendono e tagliano come le stesse lame, e che splendono nel lucore iridato di una sceneggiatura che ha saputo rifletterne la visione, nonché la concezione espressa.
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