Recensione su La forma dell'acqua - The Shape of Water

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The Shape of water/La forma dell’acqua / 8 Aprile 2018 in La forma dell'acqua - The Shape of Water

Unable to perceive the shape of You, I find You all around me. Your presence fills my eyes with Your love, It humbles my heart, For You are everywhere.” Qual è la forma dell’acqua? Quella di una vasca da bagno, di una pentola in cui è messa a bollire, di un bicchiere? Del Toro sa benissimo che l’acqua ha la forma di ciò che la contiene. E però il regista messicano ci mostra che anche l’amore, l’umanità (e la vera mostruosità) hanno la medesima proprietà, adattandosi a tutti e tutto. Da questa base, le banalità “Bellaelabestiastyle” sono veramente alla portata. Ed invece i continui ma sottilissimi a volte rimandi all’acqua, il parallelo di essa come veicolo di emozioni, la nuova prospettiva portata sul comunicare creano un’opera imperfetta magari (come i suoi protagonisti), ma coraggiosa nel riscrivere i generi e mischiare alla cronaca storica quasi banale un tanto più assurdo sogno onirico e fanciullesco. Una nuova favola del cinema contemporaneo, che attinge a piene mani dalla storia però. Leone d’oro a Venezia 17, Oscar 2018 al miglior film, miglior regista, colonna sonora, scenografia

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