Vote Knope / 21 Giugno 2018 in Parks and Recreation

Sottovalutata, nel senso che non ha raggiunto gli ascolti record di altre sitcom, ma per quanto mi riguarda, probabilmente una delle migliori serie comedy degli ultimi anni!
Ho iniziato la visione varie volte, ma lo stile del falso documentario, mi ha sempre frenato. Questa volta mi sono imposto di andare oltre i primi episodi, e non me ne pento; la serie è di quelle che crescono, che maturano nel tempo. I personaggi migliorano, così come le battute, alle quali è impossibile non ridere.

Parks and Recreation Department è il dipartimento governativo che si occupa della gestione dei parchi pubblici, e fin qui nulla di strano (per dire 🙂 ), se non che a Pawnee (in Indiana), i dipendenti di questo ufficio sono tutti leggermente fuori dalle righe (o meglio, fuori come un pergolo).
A capo di tutti c’è Ron Swanson (un grandissimo Nick Offerman), l’uomo col baffo. Cinico, pragmatico, solitario, odia il governo, ma ci lavora per sabotarlo, adora la quotidianità e odia i cambiamenti, non vuole mai intromettersi nelle faccende personali dei colleghi, ma alla fine ha sempre buone parole per tutti. Le sue frasi ad effetto sono pura filosofia.
E poi c’è lei, Leslie Knope (Amy Poehler), la protagonista indiscussa. Vice direttrice del dipartimento, staccanovista del lavoro, ligia al dovere e rispettosa delle regole, più che maniacale; qualunque idea le venga in mente, le persegue ad ogni costo, fino a renderla reale. Ha un entusiasmo che contagia tutti. Crede nella pubblica amministrazione e il suo obiettivo primario è la Casa Bianca. In pratica è l’esatto opposto del suo capo, ma proprio per questo tra i due si è instaurato un raporto di reciproco rispetto, ed in fondo di tenera amicizia.
Come per i primi due, ognuno degli altri co-protagonisti eccelle (positivamente o negativamente) in qualcosa che lo rende unico nel gruppo di colleghi/amici:
Ann Perkins (Rashida Jones): sicuramente il personaggio più “normale”, amica del cuore di Leslie, è lei la sprona a perseguire i suoi obiettivi.
Tom Haverford (Aziz Ansari): il più sfigato, ma è convinto di essere un dio ed è ossessionato dalla moda e dai social; è solito inventare cose inutili per far soldi, ma chiaramente non gliene va bene una.
April Ludgate (Aubrey Plaza): uno dei personaggi più cinici ed apatici della televisione, ma molto intelligente ed in fondo ha un animo buono.
Andy Dwyer (Chris Pratt): naturalmente non poteva mancare lo scemo del gruppo, ingenuo, ma buono fino alla morte.
Jerry Gergich (Jim O’Heir): il capro espiatorio per eccellenza di tutto l’ufficio.
Donna Meagle (Retta): fondamentalmente si preoccupa solo della sua “Mercedes-Benz”.
Ben Wyatt (Adam Scott): assieme ad Ann, l’altro “normale” del gruppo, alquanto nerd, ma solo per passione.
Chris Traeger (Rob Lowe): che dire, salutista, ottimista, maniacale all’inverosimile.
La forza della sitcom, sta proprio nella diversità dei suoi protagonisti. E’ una serie corale a tutti gli effetti, ed ogni personaggio è studiato (caratterizzato) fino al minimo dettaglio, quasi a renderli macchiette.
La comicità a volte è quasi surreale, le battute sono secche e fanno ridere, magari con qualche secondo di ritardo, ma fanno ridere. Spesso la comicità è politica, nel senso che prende spunto dalla politica corrotta, dall’amministrazione pubblica che non funziona, dalle lobby, oppure da problemi sociali come l’obesità e dalla condanna nell’abuso di zuccheri nella produzione di alimenti.
Come già detto, è una di quelle serie per le quali bisogna superare la prima stagione, quello è il punto di non ritorno. Concedetegli qualche chance, non ve ne pentirete.
Attualmente è disponibile su Amazon Prime.

Leggi tutto