Il Bacio Perugina / 15 Settembre 2016 in Luisa Spagnoli

Ho notato che le produzioni televisive italiane sono un po’ snobbate, pochi utenti, pochi voti, pochissime recensioni. Personalmente ritengo, ad esempio, che alcune delle biografie realizzate dalla RAI, meritino di essere viste, se non altro per fare la conoscenza di personaggi italiani che, in qualche modo, sono entrati a far parte della storia del nostro paese (sport, imprenditoria, costume).
Così ho deciso di scrivere qualcosa in merito ad alcuni di questi “sceneggiati biografici”, quelli che ho visto e che ritengo rientrino nel gruppo sopra citato.
Luisa Spagnoli, racconta la vita di una delle prime imprenditrici italiane, siamo agli inizi del ‘900. Forse non tutti sanno che oltre ad aver inventato una particolare tecnica (cruelty free) che permetteva di ottenere il pelo dal coniglio d’angora senza tosarlo, la Spagnoli, molti anni prima, aveva fondato la Perugina ed inventato la caramella Rossana e il Bacio Perugina (con tanto di bigliettino).
Il rapporto di Luisa Spagnoli con i propri dipendenti è stato forse unico. Fondò un asilo nido all’interno della Perugina per permettere alle mamme di lavorare potendo allattare i propri figli durante le ore di lavoro. Dopo la sua morte, il figlio realizzò uno dei progetti della madre, costruendo case a schiera per gli operai con annesso asilo e piscina comune.
Questa fiction, forse diversamente da altre biografie RAI, si sofferma maggiormente sugli aspetti lavorativi della Spagnoli, sulla sua volontà di imparare (esercitarsi per migliorare) per poter creare un prodotto (i cioccolatini prima e i filati dopo) che sia migliore della concorrenza. Naturalmente non manca la vita sentimentale, il rapporto a volte controverso con il marito Annibale e la storia d’amore con Giovanni Buitoni, ma questa è raccontata quasi a margine del suo impegno lavorativo. Luisa Spagnoli era una stacanovista ed è questo l’aspetto principale che viene fuori dal racconto. Non mancano momenti da lacrimuccia (siamo sulla RAI), ma nel complesso ci sta.
La recitazione di Luisa Ranieri (Luisa Spagnoli), credo sia all’altezza del personaggio, forse un po’ meno gli altri, Vinicio Marchioni (Annibale Spagnoli) e Matteo Martari (Giovanni Buitoni). Menzione d’onore a Massimo Dapporto (Francesco Buitoni) e Antonello Fassari (Leandro, proprietario della confetteria rilevata dalla Spagnoli).
La ricostruzione storica e i costumi, probabilmente, sono tra i punti di forza della fiction.
Alcuni critici hanno sottolineato una sceneggiatura non all’altezza del personaggio, ma non importa, per me rimane una delle migliori fiction biografiche prodotte dalla RAI negli ultimi anni. Se l’obiettivo era far conoscere questo personaggio, il primo vero imprenditore donna del nostro paese, allora ci sono riusciti.
Sperando di avervi incuriositi almeno un po’, vi invito a guardarlo.

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